Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Rutte non molla e ora riesce a imporre il 5% del PIL per il riarmo ai paesi europei, solo la Spagna si oppone

Una scelta sciagurata, che rivela l'essenza della Nato

26 Giugno 2025

Ucraina, Rutte bacchetta Zelensky: "Smetta di attaccare Scholz, Germania seconda solo agli Usa nel supporto militare, Kiev sia grata"

Mark Rutte, fonte: imagoeconomica

Il segretario della Nato Rutte non molla. Insiste acciocché tutti i paesi europei portino al 5 per cento del pil le spese per la "difesa", cioè per il folle piano di riarmo voluto dalla signora von der Leyen, sacerdotessa dei mercati apatridi e vestale del neoliberismo belligerante. Come se non bastasse, Rutte, ex premier olandese e attuale segretario generale della Nato, ha presentato nei giorni scorsi l’Assemblea dell’Alleanza all'Aja. La retorica bellica è imbarazzante: gli Stati membri sono pronti - spiega Rutte - a «combattere insieme e, se necessario, a soffrire e morire insieme». Parole inqualificabili, che rivelano la gravità e, insieme, l'assurdità della situazione in cui siamo sprofondati. Voi siete pronti a soffrire e a morire per l'imperialismo dell'Occidente, anzi dell'uccidente? La Nato si conferma, una volta di più, uno strumento imperialistico, il braccio armato della civiltà del dollaro e dei suoi appetiti colonialistici. La Nato continua a parlare pomposamente di difesa, quando in realtà mira soltanto al potenziamento del proprio apparato offensivo e imperialistico. Fin dalla sua nascita, la Nato a questo e non ad altro era orientata, benché si nascondesse dietro la retorica della difesa dalla minaccia sovietica: ma ora che l'Unione Sovietica non c'è più, cade la maschera e la Nato si rivela pienamente funzionale al progetto di egemonia imperialistica made in USA (progetto che naturalmente passa anche dal mantenimento dell'Europa tutta nella piena subalternità a Washington). Di tutti i paesi europei, soltanto la Spagna ha avuto il coraggio di opporsi alla proposta folle di Rutte, dichiarando la propria indisponibilità a portare al 5% del PIL la spesa per la difesa. L'Italia, per parte sua, continua a rivelarsi una colonia subalterna di Washington, pronta a sperperare i denari pubblici per le irragionevoli ragioni della guerra anziché destinarli, come sarebbe opportuno fare, alla sanità pubblica e all'istruzione, al welfare e ai diritti sociali.

Di Diego Fusaro 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x