Usa, Rubio annuncia stretta contro chi "censura gli americani": stop visti per studenti cinesi e funzionari che criticano aziende tech statunitensi

Rubio annuncia il provvedimento sostenendo la liberta di parola sull’online, che considera "un diritto”.

Nuova stretta dell'amministrazione Trump ai visti per chi vuole entrare negli Usa. Il segretario di Stato Marco Rubio ha presentato un nuovo provvedimento, intitolato “Visa Restriction Policy Targeting Foreign Nationals Who Censor Americans”, ossia una politica di restrizioni sui visti per i cittadini stranieri ritenuti responsabili di censura ai danni di americani.

Usa, Rubio annuncia stretta contro chi "censura gli americani": stop visti per studenti cinesi e funzionari che criticano aziende tech statunitensi

Rubio ha spiegato l’iniziativa così la nuova stretta: "La libertà di parola è uno dei diritti più preziosi di cui godiamo come americani. Questo diritto, sancito dalla nostra Costituzione, ci ha contraddistinto come un faro di libertà in tutto il mondo". E ha aggiunto: "Mentre adottiamo misure per contrastare la censura in patria, assistiamo a casi preoccupanti di governi e funzionari stranieri che violano questi principi. Alcuni hanno intrapreso azioni di censura palesi contro aziende tecnologiche statunitensi, cittadini e residenti americani, pur non avendone l’autorità".

L'annuncio di Rubio è chiaro: "Oggi introduco una nuova politica di restrizione sui visti, che si applicherà ai cittadini stranieri responsabili della censura di contenuti protetti negli Usa. È inaccettabile — ha scandito Rubio — che funzionari stranieri emettano o minaccino mandati di arresto contro cittadini o residenti Usa per post pubblicati su piattaforme americane, mentre si trovano fisicamente sul suolo statunitense". Il segretario di Stato è andato oltre, puntando il dito anche contro chi "esige che le piattaforme tecnologiche americane adottino politiche globali di moderazione dei contenuti o si impegnino in attività di censura che vanno oltre la loro autorità e si estendono fino agli Stati Uniti".

Più tardi, con un post su X, Rubio ha rincarato la dose: gli Stati Uniti inizieranno a revocare i visti anche a studenti cinesi, in particolare quelli con legami con il Partito Comunista o impegnati in studi in settori "sensibili". 

Una mossa che, fanno notare molti osservatori, porta alla luce una contraddizione: difendere la libertà di parola degli americani contro i presunti abusi stranieri, mentre l’amministrazione Trump spinge per espellere studenti stranieri dalle università statunitensi.

Le proteste di Washington non si fermano all’Europa, ma si allargano a Cina, Russia, Iran, Cuba, Brasile. Eppure è proprio il Digital Services Act europeo a essere percepito come una minaccia diretta alle big tech americane — a partire dalla piattaforma X, proprietà di Elon Musk.