Israele, procuratrice generale contro Netanyahu: "Nomina Zini come nuovo capo Shin Bet non valida, conflitto d'interessi del primo ministro"

La procuratrice generale ha espresso dubbi sulla possibilità di nominare Zini, a causa di "gravi irregolarità già presenti nel processo", aggiungendo che la "designazione dovrà essere rifatta da capo, rispettando rigorosamente le norme legali"

La procuratrice generale Gali Baharav-Miara ha dichiarato che la nomina sul nuovo capo dello Shin Bet effettuata da Netanyahu "non è valida". Il primo ministro aveva scelto David Zini come successore di Ronen Bar. Tuttavia, è arrivata una bocciatura netta da parte della procuratrice, la quale ha asserito che Netanyahu si trova in un grave conflitto di interessi e non può occuparsi della nomina del nuovo capo dello Shin Bet. La procuratrice generale ha espresso dubbi sulla possibilità di nominare Zini, a causa di "gravi irregolarità già presenti nel processo", aggiungendo che la "designazione dovrà essere rifatta da capo, rispettando rigorosamente le norme legali".

Israele, procuratrice generale contro Netanyahu: "Nomina Zini come nuovo capo Shin Bet non valida"

Dura battuta d'arresto per Netanyahu. La procuratrice generale Gali Baharav-Miara, vera e propria spina nel fianco del governo, ha affermato che la decisione di Netanyahu di scegliere Zini per l'incarico è stata presa "ignorando le decisioni della sentenza dell'Alta Corte e le istruzioni legali" ed è pertanto "invalida e illegittima".

Baharav-Miara ha dichiarato a Netanyahu che il suo conflitto di interessi gli impedisce di essere coinvolto "direttamente o indirettamente" nella nomina di un nuovo capo dello Shin Bet e che, per sostituire rapidamente il capo uscente di servizi segreti interni, Ronen Bar, deve delegare l'autorità di raccomandare un candidato a un altro ministro.

La procuratrice si riferisce alla sentenza dell'Alta Corte di Giustizia, che ha stabilito come Netanyahu si trovasse in conflitto d'interessi quando è avvenuto il licenziamento di Ronen Bar, a causa del coinvolgimento dello Shin Bet nei documenti trapelati e nelle indagini del Qatargate sui collaboratori più stretti del primo ministro.

Comunque sia, il governo israeliano ha risposto chiedendo il licenziamento ed il processo verso la procuratrice generale. Lo scorso marzo il Consiglio dei ministri israeliano aveva approvato una mozione di sfiducia contro di lei. Una decisione arrivata pochi giorni dopo il licenziamento di Ronen Bar. "Il governo israeliano ha approvato all’unanimità una mozione di sfiducia proposta dal ministro della giustizia Yariv Levin nei confronti della consigliera giuridica del governo Gali Baharav-Miara", aveva affermato il ministero della giustizia in un comunicato.