Grooming Gangs di musulmani in Uk, lo scandalo insabbiato per decenni dalle autorità inglesi, stimati abusi su 250mila minorenni
Sono gruppi, prevalentemente composti da pakistani, che almeno dagli anni '90 hanno sfruttato sessualmente migliaia di ragazze inglesi minorenni in decine di città, coprendosi dietro i timori per le accuse di razzismo
Negli ultimi giorni si è scatenata una vera e propria bufera nel Regno Unito, con il fenomeno delle Grooming Gangs di musulmani che ha raggiunto una drammatica consapevolezza pubblica. Questo anche grazie alle parole di Elon Musk che accusa il primo ministro Keir Starmer, sotto attacco a causa di un'ondata di indignazione suscitata dalle accuse di insabbiamento istituzionale legato a decine di migliaia di stupri su ragazzine inglesi.
Elon Musk ha acceso le polemiche accusando il primo ministro britannico di “Starmer era profondamente complice negli stupri di massa in cambio di voti, facilitava gli stupri sui minori”, ha scritto, in vari posto sul suo account X. Secondo il magnate, l’establishment politico e giudiziario britannico non ha indagato in maniera adeguata su casi di abusi sessuali come quello di Rochdale, in cui decine di ragazze sono state vittime di violenze tra il 2004 e il 2013.
Le critiche si sono intensificate anche in seguito alla decisione di Jess Phillips, ministro per la Tutela dei minori, di respingere le richieste del Ministero degli Interni di condurre un’inchiesta pubblica sullo sfruttamento sessuale dei minori e sull’adescamento. Anche l’ultimo governo conservatore aveva respinto una simile proposta avanzata dal consiglio di Oldham, affermando che spetta alle autorità locali gestire queste indagini. Musk ha alimentato il dibattito chiedendo pene severe per Phillips, mentre l’estrema destra britannica sostiene che gli abusi siano stati insabbiati perché i responsabili erano prevalentemente di origine pakistana.
Nigel Farage ha criticato il premier per la sua opposizione all’apertura di un’inchiesta pubblica, definendo la situazione una “vergogna politica”. Ha chiesto un’indagine approfondita per chiarire il coinvolgimento delle autorità locali, della polizia e dei servizi sociali nello scandalo, che ha coinvolto città come Oldham, Telford e Rotherham. Farage ha dichiarato che "la questione riguarda almeno 50 città" inglesi, e ha insistito sulla necessità di far emergere la verità e le omissioni istituzionali.
Cosa sono le Grooming Gangs di musulmani e cosa fanno
Le Grooming Gangs (in italiano "bande che adescano") sono gruppi, prevalentemente composti da uomini di origine pakistana, che per decenni hanno sfruttato sessualmente migliaia di ragazze bianche, molte delle quali minorenni, in diverse città del Paese. Dopo anni di silenzi e insabbiamenti, la discussione è esplosa con nuovi dettagli emersi su abusi in città come Oldham e con dichiarazioni di figure pubbliche come l’ex ministra Suella Braverman, che ha definito il fenomeno un fallimento culturale "incompatibile con i valori britannici".
Un rapporto dell'Office for National Statistics britannico, stima che dal 2002 al 2024 ci siano stati almeno 250.000 casi di stupri su minorenni a opera di queste Gang, molti dei quali non perseguiti. Un dato che è cresciuto costantemente negli anni, passando dai 12.295 casi del 2002, fino ai quasi 70mila del 2022. Nel solo 2024, ci sarebbero stati, secondo l'istituto governativo 67.9298 casi di stupro registrati dalla polizia in Galles e Inghilterra. Un dato che, peraltro, esclude altre zone del Paese, come Scozia e Irlanda del Nord.
Grooming gangs di musulmani, quasi tutti pakistani, il lungo silenzio delle autorità
Il problema delle Grooming Gangs risale agli anni ’90, ma è stato ignorato a lungo per paura di accuse di razzismo. Le prime denunce sono state soffocate, come quelle della deputata laburista Ann Cryer e del documentario Edge of the City di Channel 4, bloccato su pressione di associazioni anti-razziste. Solo nel 2011, grazie all’inchiesta del giornalista Andrew Norfolk sul Times, lo scandalo ha avuto una portata nazionale, mettendo in luce come le autorità locali e la polizia avessero ignorato intenzionalmente i crimini per preservare la coesione comunitaria.
Uno dei casi più famigerati, riportato negli ultimi giorni come esempio di insabbiamento delle autorità, riguarda una ragazzina di 13 anni dello South Yorkshire, che è stata trovata nuda alle 2:30 di notte in casa, con 7 uomini adulti, del tutto ubriaca. La polizia ha arrestato la ragazzina per schiamazzi notturni. Il tutto senza ripercussioni per gli uomini adulti presenti.
Nel 2014, il Rapporto Jay ha documentato che oltre 1.400 ragazze furono abusate a Rotherham tra il 1997 e il 2013. Le vittime, quasi tutte bianche, furono violentate, drogate e ridotte in schiavitù sessuale da uomini pakistani, che rappresentavano solo il 5% della popolazione locale. Il rapporto ha sottolineato come la polizia e le autorità abbiano permesso agli abusi di continuare per anni per paura di essere accusati di razzismo.
Casi simili sono stati documentati in molte altre città: Aylesbury, Banbury, Bristol, Derby, Halifax, Huddersfield, Keighley, Newcastle, Oxford, Peterborough, Rochdale, Rotherham, Telford. Sono solo una minima parte tra le decine di casi di Grooming Gangs di musulmani arrestate negli anni per questi fatti. Nel 2018, ad esempio, 20 pakistani sono stati arrestati a Huddersfield. Sono poi stati condannati per almeno 120 stupri, lasciando aperta la porta per un numero molto maggiore che non è riuscito a emergere.
Si stima che quasi 200 uomini, per lo più di origine pakistana, siano stati condannati per reati legati alle Grooming Gangs. Tuttavia, le stime delle vittime suggeriscono un numero significativamente più alto, con alcune ipotesi che superano il milione di giovani coinvolte anche indirettamente.
Il ruolo delle istituzioni e di Keir Starmer, e le accuse di Musk
Durante gli anni in cui queste bande operavano, Keir Starmer era a capo del Crown Prosecution Service (CPS). Le decisioni prese sotto la sua supervisione, inclusa quella di non procedere con accuse contro alcuni sospettati, sono state criticate da figure come l’ex poliziotta Maggie Oliver. Starmer è stato accusato di aver contribuito, seppur indirettamente, a una cultura di sensibilità culturale che ha ritardato o impedito le indagini.
Le Grooming gangs rappresentano una sfida al multiculturalismo nel Regno Unito. Secondo un rapporto del 2017 della Quilliam Foundation, l’84% dei membri di queste bande era di origine pakistana, nonostante rappresentassero solo il 7% della popolazione. Questo dato sottolinea una sproporzione significativa e solleva domande su aspetti culturali che potrebbero aver contribuito a questi crimini.
Il fenomeno delle Grooming gangs è una lezione dolorosa sulla necessità di proteggere i più vulnerabili e di affrontare i problemi culturali senza paura di tabù politici. La società britannica sta ancora cercando di ricostruire la fiducia nelle sue istituzioni, mentre altre nazioni, tra cui l’Italia, sono chiamate a vigilare per prevenire fenomeni simili e garantire che la giustizia prevalga su qualsiasi considerazione ideologica.