Jay-Z, marito di Beyoncé, accusato di violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni, al party degli Mtv Music Awards di 24 anni fa

La donna: “Drogata e violentata nell’after party degli Mtv Music Awards del 2000”, Jay-Z nega le accuse: “Ho un codice morale severo”

Jay-Z, nome d'arte con cui Shawn Corey è conosciuto in tutto il mondo, è finito sotto accusa per violenza sessuale e stupro. Il marito di Beyoncé, sarebbe infatti stato accusato di molestie, secondo quanto riferiscono i media statunitensi, da una donna che all'epoca aveva 13 anni. Con lui, sarebbe coinvolto nel caso anche Puff Daddy, già in carcere per lo scandalo che lo aveva travolto mesi fa per le accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere.

La donna ha accusato entrambi di stupro. I fatti, secondo quanto riportato, risalgono al 2000, quando la presunta vittima aveva solo 13 anni e sarebbero avvenuti durante l'after party degli Mtv Music Awards organizzato da Sean Combs (P. Diddy) a New York. In base alle accuse, la minorenne sarebbe stata drogata e violentata

Se per Diddy si tratta solo dell'ennesima denuncia, per il rapper di Brooklyn, sposato con la cantante latina, 32 volte vincitrice dei Grammy Awards, si tratta della prima accusa rivolta nei suoi confronti. L’azione legale della donna risale allo scorso ottobre: al momento era subito emerso il nome di Combs, solo nelle ultime ore è spuntato anche quello di Carter.

Jay-Z ha respinto le accuse, definendole "atroci" e un "tentativo di ricatto" da parte dell'avvocato della donna, Tony Buzbee, che ha in mano circa 20 cause civili contro P. Diddy.  "Ho fatto un po' di ricerche su Buzbee, sembra che abbia uno schema nel mettere in scena questo tipo di teatrini", dichiara Carter in una nota pubblicata sul profilo Instagram della sua etichetta discografica Roc Nation. "Dice di essere un marine, ma i marine sono noti per il loro valore. Lui non ha né onore e né dignità".

Il legale ha risposto con una mail all'agenzia Reuters. La causa contro Jay-Z "parla da sola", si legge. Buzbee afferma che il suo studio legale aveva inviato a Jay-Z una lettera cercando di arrivare "a una conciliazione tra le parti". Il rapper avrebbe risposto intentando "una causa intimidatoria per mettere a tacere" la sua cliente. Che, precisa Buzbee "non ha mai chiesto un penny". 

Nel suo post sui social Jay-Z prende le distanze da Puff Daddy: "Non tutte le celebrità sono uguali, sbagliate a pensarlo. Io non appartengo a quel tipo di cerchia, noi di Brooklyn abbiamo codici morali severi e onore. Noi proteggiamo i bambini". L'unico dolore "è per la mia famiglia", scrive. "Io e mia moglie dovremmo spiegare la situazione ai nostri figli, uno dei quali ha un'età in cui i suoi amici leggeranno sicuramente la stampa e faranno domande sulla natura di queste affermazioni. Piango l'ennesima perdita di innocenza. I bambini non dovrebbero subire queste cose alla loro età. È ingiusto dover cercare di comprendere la malvagità volta a distruggere le famiglie e lo spirito umano". 

Il 55enne Sean 'Diddy' Combs invece, sarà processato il 5 maggio del 2025 con l'accusa di aver abusato sessualmente di donne e di averle costrette a partecipare a festini a base di droga con minacce violenza. Combs si è dichiarato non colpevole.