Attacco cyber all’Iran, bloccati siti governativi, nucleari, municipalità e porti, Firouzabadi: "enorme furto di dati", "regia di Israele e USA"

La portata dell'offensiva informatica confermerebbe l'intervento di entità sofisticate, mentre fonti de Il GdI farebbero presupporre una "regia di Israele e USA". L'attacco colpisce anche i cittadini comuni: conti bancari bloccati come i prelievi

Attacco cyber all’Iran: sono stati bloccati numerosi siti governativi, nucleari, servizi di municipalità, reti di distribuzione del carburante, dei trasporti e porti. L'ex segretario del Consiglio supremo della Repubblica islamica per il cyberspazio Abolhassan Firouzabadi ha affermato anche che "durante i pesanti attacchi si è verificato un enorme furto di dati. Si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi", ha aggiunto. Fonti raccolte da Il Giornale d’Italia indicano che l’esecuzione di tale offensiva informatica potrebbe essere attribuita alla "regia di Israele e USA". Intanto, l’aviazione civile iraniana ha vietato di portare cercapersone e walkie-talkie su tutti i voli. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Irna: tutti i dispositivi di comunicazione, ad eccezione degli smartphone, saranno vietati a bordo dei voli passeggeri e cargo. La decisione è stata presa a più di tre settimane dagli attacchi a distanza contro i membri del gruppo islamista libanese Hezbollah (proxy dell’Iran in Libano), che hanno visto esplodere proprio cercapersone e walkie-talkie (ma anche macchine per la raccolta di impronte digitali e altri dispositivi elettronici), uccidendo almeno 39 persone.

Chi c’è dietro l’hackeraggio: il precedente che ricorda il worm 'Stuxnet'

La rappresaglia di Israele contro l'Iran potrebbe avere come preludio proprio l'attacco cyber denunciato dal Paese mediorentale. Come dichiarato da Firouzabadi, ex segretario del National Virtual Space Center iraniano, l'attacco è già stato reputato come "senza precedenti" nella storia dell'Iran e ad essere stata colpita dalle manomissioni informatiche e dal furto di dati, lo è stata anche la sua Banca Centrale. I conti bancari sembrano essere stati bloccati e i comuni cittadini sembrano non essere in grado di prelevare il denaro dai propri conti: voci che si rincorrono sul web sostengono che chiunque provi a farlo si vedrebbe restituire solo il messaggio "tutti i soldi sono stati rubati dal governo terrorista iraniano". La portata e la precisione dell'attacco suggeriscono che non si tratti di un gruppo amatoriale e disorganizzato di hacker, ma di un'entità altamente sofisticata e dotata di risorse adeguate, con un interesse nel destabilizzare le infrastrutture dell'Iran. La paralisi dei sistemi ha avuto inizio questa mattina alle prime ore dell'alba e sembra ricordare il famigerato Stuxnet, l'arma informatica che ha preparato il terreno per la moderna guerra digitale oltre dieci anni fa: un worm malevolo che nel 2010 fu infiltrato nel sistema di controllo dell'impianto nucleare iraniano di Natanz, prendendo di mira le sue centrifughe per l'arricchimento dell'uranio. Sebbene non siano state rilasciate ancora dichiarazioni ufficiali, gli esperti puntano il dito contro Israele, che possiede un lungo carnet di offensive informatiche contro l'Iran. I primi resoconti suggeriscono che potrebbero volerci settimane, se non mesi, per una ripristino completo e il ritorno alla piena operatività dei sistemi.