Assemblea Onu, approvata risoluzione per ritiro di Israele dai “territori occupati illegalmente in Palestina ”, entro un anno, Italia si astiene
Con 124 voti favorevoli, 14 contrari e 43 astenuti l'Assemblea Onu ha approvato una risoluzione per il ritiro di Israele, entro un anno, dai “territori occupati illegalmente in Palestina”. Tra gli astenuti c'è anche l'Italia
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione (non vincolante) per chiedere a Israele di lasciare entro un anno “i territori palestinesi illegalmente occupati”. La risoluzione è stata approvata dalla maggioranza dell'assemblea Onu con 124 voti favorevoli. I voti contrari sono stati, invece, 14 e gli astenuti 43, tra cui Italia, Germania, Regno Unito e Polonia. Tra i 'no' troviamo Stati Uniti, Ungheria e Argentina.
Assemblea Onu, approvata risoluzione per ritiro di Israele dai “territori occupati illegalmente in Palestina”: il testo
Il documento approvato dall'assemblea ONU, il primo presentato dalla delegazione palestinese dopo i nuovi diritti acquisiti quest'anno, richiede che "Israele ponga immediatamente fine alla sua presenza illecita nei territori palestinesi e che ciò avvenga entro e non oltre i 12 mesi dopo l'adozione di questa risoluzione". Nel testo si chiede anche “il ritiro delle forze israeliane dai territori palestinesi, la cessazione di nuovi insediamenti, la restituzione delle terre e delle proprietà sequestrate e la possibilità di ritorno dei palestinesi sfollati”. L'ambasciatore palestinese, Riyad Mansour, ha dichiarato: "L'idea è che si vuole usare la pressione della comunità internazionale in Assemblea generale e la pressione della sentenza storica dalla Icj per costringere Israele a cambiare il suo comportamento".
L'Italia astenuta dal voto
L'Italia si è astenuta nella votazione per la nuova risoluzione ONU per il ritiro di Israele dai “territori palestinesi illegalmente occupati”. Questa scelta ha scatenato non poche critiche nel Paese. Infatti, il leader del M5s Giuseppe Conte, ha scritto sui social: "L'Italia si astiene ancora una volta, all’Onu, su un voto per mettere fine all'occupazione israeliana dei territori palestinesi. Che vergogna! Continuiamo a girare la testa dall'altra parte di fronte a una occupazione illegale, allo stesso modo in cui rimaniamo indifferenti alla barbarie a Gaza, con il massacro di oltre 40mila civili".
Conte ha definito l'Italia “complice di un orrore”: "Ci meritiamo un'altra Italia. Vogliamo un Paese in prima linea per l'embargo assoluto di armi a Israele e per le sanzioni contro i ministri israeliani per le ignobili politiche di occupazione della Cisgiordania. Invece assistiamo complici alla scrittura di una storia di orrore e ignavia”, ha concluso nel suo post.
La delusione dei Paesi Arabi per la protezione a Israele
I Paesi arabi hanno mostrato, nei tre giorni di dibattito, tutta la loro delusione per la protezione che Israele riceve dagli Stati Uniti, che ha votato 'no' insieme ad altri 13 Paesi. Secondo l'ambasciatore egiziano, Osama Mahmoud Abdelkhalek Mahmoud, Israele dovrebbe essere “boicottato” da tutti coloro che rispettano il diritto internazionale e il parere legale della Corte di Giustizia internazionale, così da poter porre fine “all'occupazione illegale in Palestina”.
"Porre fine all'occupazione e scoraggiare il comportamento ostile di Israele contro il popolo palestinese è una necessità urgente per mantenere la sicurezza internazionale e ciò che resta della stabilità regionale”, ha affermato l'ambasciatore egiziano. Inoltre, ha ricordato che “Israele si è spinto troppo oltre, e la sua aggressione contro le stesse Nazioni Unite ha ucciso più di 220 membri dello staff dell'Onu, mentre continua ad adottare una legge che criminalizzerebbe l'agenzia di soccorso dell'Onu Unrwa e la considererebbe un'organizzazione terroristica".