Telegram, Durov punta i piedi a metà: "Pronti a lasciare i Paesi che non rispettano libertà d’informazione, opportuna moderazione contro criminali"
Sull'arresto in Francia Pavel Durov commenta: "sorprendente, a Dubai ospite all'ambasciata"
Pavel Durov, ceo e fondatore di Telegram torna a far sentire la sua voce e scrive "Spero che gli eventi di agosto rendano Telegram, e l'industria dei social network nel suo complesso, più sicuri e forti. Grazie ancora per il vostro amore e i vostri meme. Grazie a tutti per il supporto e l'amore!”
L’ultimo messaggio sul canale Telegram di Durov era datato 14 agosto: "Quando ho compiuto 11 anni nel 1995 - scriveva Durov - ho promesso a me stesso di diventare più intelligente, più forte e più libero ogni giorno. Oggi Telegram compie 11 anni ed è pronto a prendere lo stesso impegno, con più funzionalità per le persone; più popolarità tra gli utenti; più indipendente e autosufficiente".
Il primo messaggio dopo l'arresto a Parigi
A quasi due settimane dall'arresto all'aeroporto di Parigi Le Bourget, dove il suo aereo privato aveva fatto scalo tecnico, Durov spiega ai circa 12mln e 237mila followers del suo canale di essere stato "interrogato dalla polizia per 4 giorni", aggiunge quindi di essere rimasto molto sorpreso e per diversi motivi
"Sorpreso dalle accuse della Francia"
"Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile dell'uso illegale di Telegram da parte di altre persone - scrive Durov - perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram. Questo mi ha sorpreso per diversi motivi:
- Telegram ha un rappresentante ufficiale nell'UE che accetta e risponde alle richieste della UE, il cui indirizzo e-mail è pubblico, per trovarlo basta cercare su Google 'Indirizzo UE Telegram per le forze dell'ordine';
- le autorità francesi avevano numerosi modi per contattarmi per richiedere assistenza: quale cittadino francese ero un ospite frequente al consolato francese a Dubai e qualche tempo fa, quando me l'hanno chiesto, le ho aiutate personalmente a stabilire una hotline con Telegram per affrontare la minaccia del terrorismo in Francia;
- se un Paese non è soddisfatto di un servizio Internet, la prassi consolidata è quella di avviare un'azione legale contro il servizio stesso. Utilizzare le leggi dell'era pre-smartphone per accusare un CEO di crimini commessi da terze parti sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante. Costruire la tecnologia è già abbastanza difficile così com'è. Nessun innovatore costruirà mai nuovi strumenti se sa di poter essere ritenuto personalmente responsabile per un potenziale abuso di tali strumenti".
"Dopo Russia e Iran Telegram pronto a lasciare qualsiasi mercato non compatibile con i suoi principi"
Durov annuncia quindi che Telegram è pronto a lasciare qualsiasi Paese non compatibile con i principi che animano la piattaforma.
"Stabilire il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza non è facile - scrive - ma rimaniamo fedeli ai nostri principi: la nostra esperienza è modellata dalla nostra missione di proteggere i nostri utenti nei regimi autoritari. Ma siamo sempre stati aperti al dialogo.
A volte non riusciamo a concordare con l'autorità di regolamentazione di un paese sul giusto equilibrio tra privacy e sicurezza - prosegue il CEO - In quei casi siamo pronti a lasciare quel Paese. Lo abbiamo fatto molte volte: quando la Russia ci ha chiesto di consegnare le 'chiavi di crittografia' per abilitare la sorveglianza, ci siamo rifiutati e Telegram è stato bandito in Russia; quando l'Iran ci ha chiesto di bloccare i canali dei manifestanti pacifisti, ci siamo rifiutati e Telegram è stato bandito in Iran.
Siamo pronti a lasciare i mercati che non sono compatibili con i nostri principi, perché non lo facciamo per soldi. Siamo spinti dall'intenzione di portare del bene e difendere i diritti fondamentali delle persone, in particolare nei luoghi in cui questi diritti vengono violati".
"Telegram non è un paradiso anarchico"
"Tutto ciò non significa che Telegram sia perfetto - ammette Pavel Durov - il fatto che le autorità possano essere confuse su dove inviare le richieste è qualcosa che dovremmo migliorare. Ma le affermazioni di alcuni media secondo cui Telegram è una specie di paradiso anarchico sono assolutamente false.
Ogni giorno - precisa Durov - eliminiamo milioni di post e canali dannosi. Pubblichiamo report giornalieri sulla trasparenza; abbiamo linee dirette di assistenza con le ONG per elaborare più velocemente le richieste urgenti di moderazione. Tuttavia, sentiamo voci che dicono che non è abbastanza".
950mln di utenti
"L'improvviso aumento del numero di utenti di Telegram a 950 milioni ha causato problemi di crescita che hanno reso più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma.
Ecco perché mi sono prefissato l'obiettivo personale di garantire che miglioriamo significativamente le cose in questo senso. Abbiamo già avviato internamente questo processo e condividerò con voi maggiori dettagli sui nostri progressi molto presto.
Spero che gli eventi di agosto rendano Telegram, e l'industria dei social network nel suo complesso, più sicura e più forte".
Dopo qualche ora, nel primo pomeriggio del 6 agosto (ora italiana) è arrivato quindi l’annuncio che Telegram ha raggiunto 10 milioni di abbonati paganti e che da "oggi si introducono nuove funzionalità e vengono elimininate gradualmente alcune obsolete".
Le novità di Telegram
Rimossa innanzitutto la funzionalità Persone vicine, che era "utilizzata da meno dello 0,1% degli utenti di Telegram, ma aveva problemi con bot e truffatori. Al suo posto - riporta il canale di Durov - sarà lanciata 'Attività commerciali vicine', che metterà in mostra attività commerciali legittime e verificate. Queste attività commerciali potranno esporre cataloghi di prodotti e accettare pagamenti senza problemi.
Abbiamo anche disabilitato i nuovi caricamenti multimediali su Telegraph, il nostro strumento di blogging autonomo sembra essere stato utilizzato in modo improprio da attori anonimi.
Mentre il 99,999% degli utenti di Telegram non ha nulla a che fare con la criminalità, lo 0,001% coinvolto in attività illecite crea una cattiva immagine per l'intera piattaforma, mettendo a rischio gli interessi dei nostri utenti che sono quasi 1miliardo.
Ecco perché quest'anno ci impegniamo a trasformare la moderazione su Telegram da un'area di critica a una di lode".