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Sahra Wagenknecht: "Siete tutti impazziti?". Il discorso della parlamentare tedesca al Bundestag è la fotografia del nostro stato d'animo

L'Occidente compie attentati terroristici: "Lo scandalo consiste che abbiamo raggiunto il punto dove tutto questo è divenuto normale"

19 Marzo 2024

Sahra Wagenknecht: "Siete tutti impazziti?" Il discorso della parlamentare tedesca al Bundestag è la fotografia del nostro stato d'animo

Fonte foto: Sahra Wagenknecht (FB)

Sono trascorsi più di quattro anni dal primo lockdown deciso con DPCM da Giuseppe Conte. Chi oggi, dalle pagine del Fatto Quotidiano, si erge a paladino della libertà facendo propaganda per il M5 Stelle, dovrebbe vergognarsi per avere taciuto nel momento più infame della nostra storia recente. Noi, del Giornale d’Italia, non abbiamo taciuto e, da quattro anni a questa parte, non abbiamo mai smesso di denunciare le violazioni dei diritti umani e costituzionali e la mistificazione sul COVID-19 e sulle guerre. Abbiamo contribuito a fare, nel nostro piccolo, un po’ di luce sui fatti più importanti di questo presente distopico.
Ciò nonostante, mai come in questi ultimi giorni sono vere le parole pronunciate dalla deputata tedesca Sahra Wagenknecht al Bundestag: “Siete tutti impazziti? Il governo Scholz ha già superato una linea rossa dopo l’altra. Nel frattempo qui abbiamo raggiunto il punto che le forze aree tedesche tranquillamente dibattano su quali bersagli russi colpire con i missili tedeschi. Lo scandalo non consiste nel fatto che si permetta che vengono diffuse e diffuse queste dichiarazioni, ma lo scandalo consiste che abbiamo raggiunto il punto dove tutto questo è divenuto normale.”
L’intero Occidente compie e giustifica atti di terrorismo. Si pensi al sabotaggio del gasdotto Nord Stream 1. Secondo l’inchiesta curata dal Premio Pulitzer Seymour Hersh, pubblicata sul suo blog, ripresa anche dal Times, sommozzatori della Marina USA, utilizzando un’esercitazione militare della NATO come copertura, nota come Baltops 22, avrebbero piazzato degli ordigni esplosivi lungo gli oleodotti che sono stati fatti detonare tre mesi dopo. I generali tedeschi discutono tranquillamente al telefono di come fare esplodere il ponte di Crimea. Sono generali di un esercito belligerante che discutono le strategie oppure (domanda retorica) terroristi? More solito, nessuno indagherà. Nonostante le violazioni dei nostri diritti, nessun giudice ha indagato. Nessun giudice indaga sulle reazioni avverse alle vaccinazioni. E nessun giudice indagherà sui comportamenti penalmente rilevanti di generali di un esercito regolare che complottano come terroristi e di soldati e ufficiali di un altro esercito regolare che sparano su una folla affamata che si contende una manciata di farina. Molti commentatori hanno già scritto che l’epoca del diritto e della legalità è finita, sostituita dall’epoca della propaganda, della mistificazione, del controllo.
Per reagire occorrono energie e coraggio. Mantenere lucidità, rifuggire dalla tentazione di insultare coloro che vivono al nostro fianco come se niente stesse succedendo è sempre più difficile. Quattro anni sono lunghi e la stanchezza si fa sentire. Iniziano a farsi strada lo sconforto e la convinzione che la caduta nel baratro sia ineluttabile. “Siete tutti impazziti?” La coraggiosa denuncia di Sahra Wagenknecht davanti al parlamento di una nazione i cui generali si comportano da terroristi, convinti che sia normale, ma soprattutto convinti della propria impunità, dovrebbe farci riflettere. Non siamo soltanto dalla parte di neonazisti, siamo diventati fiancheggiatori e terroristi. Inviamo armi, forniamo consulenza militare, tra poco forse manderemo missili a lungo raggio per colpire in profondità la popolazione civile della Federazione Russa. Il presidente francese Macron non esclude l’invio di truppe. Eppure, quel nulla politico antropomorfo tronfio che è il nostro Ministro degli Esteri perde il proprio tempo in polemiche con Matteo Salvini. Così si vive in questo imminente inizio di primavera 2024, sospesi nell’attesa della malattia X e abituati a poco a poco alla guerra permanente. di Alfredo Tocchi, 19 marzo 2024

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