Grecia verso legalizzazione matrimonio gay, Chiesa greco-ortodossa: "Contrari, viene meno benessere e giusta educazione"

La Grecia corre verso la legalizzazione del matrimonio tra gay. È stato presentato un disegno di legge in Parlamento intitolato  "Uguaglianza nel matrimonio civile", il quale prevede la modifica degli articoli del diritto di famiglia relativi al matrimonio nel codice civile.

Grecia verso legalizzazione matrimonio gay, Chiesa greco-ortodossa: "Contrari"

In Grecia si va verso la legalizzazione del matrimonio tra gay. Il ddl, che verrà discusso probabilmente il 14 e 15 febbraio, ha già suscitato diverse polemiche nel Paese. La prima a battersi perché non passi è la Chiesa greco-ortodossa, la quale è "fermamente contraria" al matrimonio tra persone gay e "ai progetti di legge che lo promuovono".

"Respingiamo l'idea del matrimonio civile, l’adozione da parte di genitori dello stesso sesso e la maternità surrogata". Quest’ultimo tema è peraltro al centro di un secondo testo di legge, portato avanti dall’opposizione. Ed ha innescato ulteriori polemiche: "La Chiesa di Grecia riconosce solo il santo sacramento del matrimonio cristiano e rifiuta il matrimonio civile senza distinzione di sesso.

A questo proposito, rifiuta il matrimonio civile di ‘coppie dello stesso sesso’ per l’ulteriore ragione che questo inevitabilmente porta alla ‘genitorialità omosessuale’ attraverso l’adozione o la maternità surrogata. Questa legislazione si scontra sia con l’antropologia cristiana sia con l’obbligo della società di garantire il benessere e una giusta educazione".

Contro il disegno di legge si è espressa contro anche la comunità LGBT greca, che contesta non consente alle coppie omosessuali di utilizzare una madre surrogata.

Il disegno di legge sui matrimoni gay

L'obiettivo del disegno di legge sui matrimoni gay è"garantire il principio di uguaglianza estendendo la possibilità di sposarsi a persone dello stesso sesso e rafforzare la protezione contro le discriminazioni nel quadro della strategia nazionale per l'uguaglianza LGBT". E sulle posizioni della Chiesa, il primo ministro conservatore: "Ascolteremo le loro opinioni, ma lo Stato legifera, non co-legifera con la Chiesa".