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Guerra Israele, Hamas come Isis, contro la civiltà. Perché "due popoli e due Stati" non avrebbe evitato il massacro

L'ideologia di Hamas non punta a creare uno Stato palestinese da governare per il bene degli abitanti ma solo a eliminare gli "infedeli"

18 Ottobre 2023

Guerra Israele, Hamas come Isis, contro la civiltà. Perché "due popoli e due Stati" non avrebbe evitato il massacro

Fonte: Facebook @Rabiò Emanuele

In questi tristi giorni in Israele e in occidente. Inizia a circolare il convincimento che Hamas sia come l’Isis. Lo ha detto Joe Biden qualche giorno fa e Twitter  ha ora un hashtag #hamas-isis. Purtroppo  la maggioranza dei media occidentali e di coloro che li  leggono non ha capito cosa sta succedendo veramente in Israele e inizia ad indignarsi per la reazione di Israele a Gaza.

Oltre a fatti ancora da confermare ,come per esempio la bandiera dell’Isis addosso a terroristi  di Hamas uccisi in questi giorni ,  l’accostamento di Hamas all’ISIS  oggi è  gran parte il  risultato della brutalità che emerge sempre più evidente  man mano che si scoprono i dettagli del massacro contro i civili. Intere famiglie uccise a sangue freddo, corpi decapitati anche di bambini.  La differenza con Isis è che con Isis le uccisioni / decapitazioni avvenivano in diretta , ma in questo caso non era possibile e ci auguriamo di non iniziare a  vederle sugli ostaggi. Donne violentate, portate in giro seminude con sangue  che scorreva sulle loro gambe a testimoniare la violenza subita. Considerate come “sex slaves”, come è tipico dell’ISIS, e non più solo come un genere sottomesso come nella maggioranza dei paesi arabi.

Chi conosce quel mondo capisce che questi atti abominevoli derivano da una  profonda affinità ideologica  tra  Hamas e Isis , che risale in gran parte a una interpretazione violenta dell’Islam che ritiene legittimo uccidere  gli “infedeli” che non hanno neanche diritto di essere considerati esseri umani. Atti disumani nei loro confronti sono quindi “legittimi”. Non solo. Hamas è  come Isis anche per le sue ambizioni che non sono solo quelle di liberare la  Palestina  dall’occupazione israeliana ma di “ governare il pianeta “come ha detto in questi giorni uno dei comandanti di Hamas. Non diverso dall’ambizione del califfato globale di Isis che ha perseguitato tutte le minoranze religiose, compresi cristiani e gli yazidi.

Non si tratta quindi di una lotta politica per liberare un paese occupato ma di una lotta contro la civiltà occidentale  e Israele è solo il primo passo di questa lotta. I terroristi non gridavano “morte a Israele“, ma “morte agli ebrei” ( di tutto il mondo) e il passo successivo è già in atto: portare il califfato ovunque, anche in quella Europa  cristiana che però  continua a finanziare Hamas/Isis, illudendosi che questi fondi arrivano alla popolazione palestinese. E  gli attentati terroristici in Francia e in Belgio  di questi giorni sono una prova che la guerra non è  contro gli israeliani e gli ebrei, ma contro il mondo occidentale.

Se uno accetta questa similitudine, capisce perché, se anche ci fossero stati “due popoli e due stati“, il massacro di questi giorni non sarebbe stato evitato. Perché l’ideologia di Hamas non è quella di creare uno stato palestinese da  governare per  il bene  dei suoi abitanti, ma solo quella di seguire la sua ideologia, che è la stessa dell’ISIS – uccidere gli “infedeli“. Quando prese il potere nel 2007 sembrava interessato al  welfare dei  palestinesi  di Gaza ma oggi è chiaro a tutti che non è così. Le centinaia di milioni di dollari di aiuti ricevuti dal Qatar e (purtroppo ) dall’Europa sono andati in armi, tunnel e alle famiglie dei terroristi, non alla popolazione che  è diventata uno scudo umano dietro il quale i vigliacchi di Hamas si nascondono. E in questi anni Hamas si è comportato nei confronti dei palestinesi di Gaza esattamente come Isis in Iraq e Siria, imponendo  regole draconiane sulla vita quotidiana e reprimendo qualunque opposizione in modo violento. E purtroppo ha potuto farlo perché la alternativa di leadership palestinese, quella della West Bank si è rivelata corrotta ed incapace, non per colpa di Israele. 

Per tutto ciò, il benessere futuro dei palestinesi di Gaza dipende dall’annientamento di Hamas da parte di Israele e coloro ai quali esso sta a cuore debbono appoggiarlo, esattamente come una coalizione globale guidata dagli USA ha annientato  ISIS in Siria e Iraq in una guerra che nel 2019 l’Osservatorio per i diritti umani ha stimato avere causato 500mila morti.

La vera “primavera araba“ comincia adesso e non con la mobilitazione contro gli ebrei del milione di arabi israeliani come incita Hamas/Isis. Gli arabi israeliani sono invece il riferimento al quale tutti gli arabi della regione dovrebbero aspirare: alto reddito pro- capite, bassa mortalità infantile, alto tasso di istruzione, alta percentuale di donne istruite che lavorano –  la maggior “parità di genere“ in medio oriente. Ed è a questo modello a cui dovrebbero ispirarsi  gli  arabi, non a quello di un  Hamas-Isis che  decapita i bambini. E se lo faranno, allora i leader  mediorientali in Iran , Turchia , Qatar che  si propongono come nuovi califfi , non avranno futuro perché le masse di arabi e musulmani moderati volteranno loro le spalle . E forse arriverà una leadership anche per i palestinesi con la quale Israele riuscirà finalmente a pensare a “due popoli due stati".

Con Hamas/ Isis questo non sarà mai possibile.

Di Roger Abravanel.

Fonte: Il Corriere

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