Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, indagini su un 26enne ucraino, perquisita dalla polizia tedesca la casa dell'ex fidanzata: prelevato il dna del figlio
Nuove indiscrezioni sull'indagine della procura tedesca che punta verso il gruppo "pro-Ucraina". Uno dei sabotatori sarebbe un 26enne, attualmente in servizio in Ucraina. Perquisita la casa dell'ex fidanzata e prelevato il dna del figlio per capire se combacia con quello trovato sullo yacht Andromeda
Novità sul caso del sabotaggio al gasdotto Nord Stream 1 e 2 avvenuto lo scorso 26 settembre. È stata perquisita dalla polizia tedesca la casa di una donna che abita vicino Berlino. Quest'ultima aveva una relazione con il principale sospettato, un 26enne che viaggiava con un falso passaporto romeno e padre di suo figlio. Gli investigatori hanno prelevato il dna del minore per confrontarlo con quello trovato sullo yacht Andromeda, il mezzo principale che sarebbe servito ai sabotatori per arrivare al luogo dell'attentato per far saltare i gasdotti.
Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, perquisizioni a casa di una donna: aveva una relazione col principale sospettato
È questa l'ultima svolta relativa al caso legato al Nord Stream che da mesi tra depistaggi, indiscrezioni e bufale non ha ancora accertato il reale colpevole. La perquisizione è avvenuta lo scorso 25 maggio con un obiettivo ben preciso: scoprire se il principale sospettato delle indagini sia uno dei colpevoli principali. La donna sta collaborando con gli investigatori e lo dimostra il fatto che abbia consegnato il suo cellulare alla polizia senza fare storie.
All'interno del noto equipaggio di sei persone, secondo più indiscrezioni provenienti negli scorsi mesi dagli Stati Uniti, unite all'indagine tedesca, tra i colpevoli del sabotaggio ci sarebbe proprio l'ex compagno della donna. Si tratta di un militare, attualmente in servizio nell’esercito di Kiev di cui i media tedeschi conoscono l'identikit. Gli investigatori ritengono facesse parte del gruppo "pro-Ucraina" che ha portato avanti l'attentato tramite il noleggio della barca, avvenuto con una società di comodo con sede a Varsavia, la cui copertura era un’agenzia di viaggi, la Feeria Lwowa, intestata ad una 55enne ucraina che vive a Kiev.
Una ricostruzione che cozza con quanto proviene da ambienti russi, convinti si sia trattato di un vero e proprio "colpo di Stato" e soprattutto da quanto dichiara il noto premio Pulitzer Seymour Hersh, il quale attraverso un un'inchiesta ha puntato il dito contro gli Usa e la Norvegia, veri e propri protagonisti di quello che viene considerato da qualcuno come un "devastante atto di sabotaggio sulle infrastrutture dell'UE".
Indagine sul Nord Stream, procura tedesca punta il dito contro il gruppo "pro-Ucraina" ma c'è il pericolo "false flag"
La procura generale tedesca che indaga sul caso ha scoperto tracce di esplosivo sull’Andromeda, l'imbarcazione noleggiata dal presunto gruppo. La barca a vela finì nel mirino della procura per dei movimenti sospetti al largo dei gasdotti durante la fine dello scorso settembre. L'Andromeda partì Ruegen, in Germania, ha fatto sosta notturna a Wik, una città affacciata sul Mar Baltico dove gli autori del sabotaggio avrebbero caricato gli esplosivi e poi partì per l'isola danese di Christianso.
La barca sarebbe stata noleggiata da sei persone che hanno esibito documenti contraffatti. Due membri su sei dell'equipaggio avevano con se passaporti bulgari falsi. Nonostante le ricostruzioni dettagliate il pericolo "false flag" rimane alto. È lo stesso ministro della Difesa di Berlino Boris Pistorius qualche settimana fa ad averlo reso noto, puntando però il dito contro i russi, colpevoli di voler in qualche modo incolpare gli ucraini.