Ucraina, Wang Yi a Macron "Cina pronta ad un piano di pace". Il diplomatico oggi vede Tajani

La Cina si muove e prova ad allestire un piano di pace per l'Ucraina che coinvolga tutta l'Europa. Lo dimostra la visita di Wang Yi, il capo della diplomazia cinese in Francia, dove ha incontrato Macron. L'uomo di Xi farà lo stesso oggi in Italia con Tajani. Dopo mesi in cui Pechino ha più o meno mantenuto una linea neutrale mantenendo le distanze dal conflitto, adesso qualcosa potrebbe cambiare. Wang Yi sarà anche in Ungheria e Russia ed è prevista anche la sua partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si terrà dal 17 al 19 febbraio.

Wang Yi incontro Macron per la pace in Ucraina

Wang Yi durante l'incontro si è soffermato sulla posizione sul suo Paese, affermando come "la Cina insiste per essere obiettiva e cerca sempre di promuovere la pace e condurre colloqui", e che "è pronta a lavorare con la Francia e il resto della comunità internazionale per promuovere una soluzione politica e ottenere un cessate il fuoco, e quindi porre fine alla guerra il più rapidamente possibile".

Macron prima di incontrare il direttore dell’Ufficio centrale per gli Affari esteri di Pechino aveva espresso la propria soddisfazione per "lo stesso obiettivo" che hanno intenzione di intraprendere i due Paesi, sottolineando "le conseguenze di questo conflitto sulla pace e sulla sicurezza internazionali, nonché il sostegno della Francia a un paese attaccato". Mentre l'ambasciata cinese in merito all'incontro all'Eliseo ha dichiarato: "La Cina apprezza il ruolo che la Francia svolge come grande potenza indipendente"

Wang Yi oggi in Italia da Tajani: sul tavolo Ucraina e tensioni con gli Usa

Wang Yi incontrerà quest'oggi anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Una visita programmata come detto, che avrà il compito di ascoltare anche il ruolo dell'Italia in merito alla guerra in Ucraina ma anche sulle tensioni con gli Usa, acuitesi nelle ultime settimane anche a causa dei palloni spia di Pechino che hanno sorvolato i cieli americani. Da questo punto di vista se la Cina apre a dei negoziati per un "cessate il fuoco", ha indurito la sua posizione rispetto agli Stati Uniti, recentemente criticati per la vendita di armi a Kiev.

C'è anche la questione della via della Seta. Pechino punta a rinnovare l'accordo con l'Italia, mentre Roma come dichiarato pubblicamente più volte vorrebbe uscire dal memorandum d'intesa, che altrimenti si rinnoverebbe automaticamente a marzo 2024. Se l'Italia è l'unico Paese occidentale ad aver stretto col gigante asiatico un rapporto di questo tipo, già col governo Draghi le cose sono cambiate: obiettivo, ridurre l'espansionismo cinese, anche con Meloni.