Corruzione in Ucraina, Usa e Ue spingono per le dimissioni del ministro della Difesa Reznikov
Al posto di Reznikov potrebbe l’attuale capo dei servizi segreti Kyrylo Budanov, ma Kiev per il momento frena
C'è il pressing Usa e Ue dietro le possibili dimissioni del ministro della Difesa ucraino Reznikov. Il funzionario non è coinvolto personalmente ma il suo dicastero così come molti altri è stato travolto dallo scandalo corruzione scoppiato a Kiev che ha portato alle dimissioni e alla destituzione di decine di rappresentanti del governo. Zelensky ha già annunciato il rimpasto di governo che potrebbe coinvolgere proprio il ministero della Difesa, che verrebbe presieduto dal capo dei servizi segreti Kyrylo Budanov.
Corruzione in Ucraina, no dimissioni del ministro della Difesa nonostante pressing Usa e Ue
La voglia di cambiamenti ai vertici ucraini cozza per il momento con le voci che arrivano da Kiev, da David Arakhamia, capogruppo in parlamento del partito di maggioranza Servitore del Popolo, il quale ha annunciato che "questa settimana non ci saranno cambiamenti ai vertici del ministero della Difesa ucraina". Il ministero della Difesa è stato travolto dallo scandalo delle forniture alimentari da destinare ai militari ed acquistati a prezzi gonfiati.
Lo stesso Reznikov comunque sembra disposto a lasciare "se Zelensky lo vorrà". Il motivo della voce grossa di Bruxelles è semplice: per poter prevedere un'accelerata sul percorso di adesione all'Ue l'Ucraina deve mettere a bada lo scandalo corruzione dilagante nel Paese, che va avanti da anni. E che ha scosso il Paese con la nuova ondata di funzionari coinvolti tra cui viceministri e governatori delle regioni, che in piena guerra hanno complicato il cammino verso l'adesione dell'Ucraina.
Il rimpasto di governo dovrebbe dunque riguardare per il momento solo il ministero dell’interno e i servizi segreti.
Pressing Usa su Kiev per rimozione di Reznikov
Anche gli Usa hanno i loro buoni motivi affinché più politici coinvolti, anche se non indirettamente nello scandalo della corruzione in Ucraina, vengano rimossi dal loro incarico. Da Washington il monito è quello di non disperdere i fondi che vengono stanziati per l'Ucraina: oltre 113 miliardi finora, di cui una buona parte finiti nelle mani sbagliate. La lotta alla corruzione diventa ora un prerequisito indispensabile per Zelensky che oltre al campo di battaglia dovrà guardarsi dai suoi stessi sottoposti.