Usa, inizia l’era dei repubblicani alla presidenza della Camera. Lo speaker McCarthy avvisa Biden: “Cambieremo il Paese”

Dopo le elezioni del midterm i membri del Gop diventano ufficialmente la maggioranza della Camera bassa degli Stati Uniti

Inizia l’era dei repubblicani alla presidenza della Camera degli Stati Uniti. Dopo le elezioni del midterm, che hanno visto il Gop superare i democratici con 218 seggi conquistati su 435, il nuovo speaker sarà Kevin McCarthy, che dalla giornata di domani, martedì 3 gennaio, prenderà il posto di Nancy Pelosi. Ha le idee chiare, McCarthy. E promette: “Cambieremo il Paese”.

L’analista Alyssa DaCunha: “I repubblicani sono pronti a partire di corsa”

In effetti la maggioranza repubblicana alla Camera potrebbe cambiare la direzione politica ed economica degli Usa. Il Gop, con ogni probabilità, mostrerà i muscoli sul piano investigativo in una sorta di supervisione perenne relativa sulla Casa Bianca. “I repubblicani sono pronti a partire di corsa”, ha affermato Alyssa DaCunha, copresidente dello studio legale WilmerHale per le indagini del Congresso. "Penso che la domanda sia cosa non sarà sul tavolo”, ha aggiunto per sottolineare come ogni punto dell’agenda del presidente Joe Biden sarà al vaglio della maggioranza della Camera bassa. Un legislatore che farà parlare di sé è il rappresentante del Kentucky, James Comer, che dovrebbe presiedere il Comitato di supervisione della Camera, il principale comitato investigativo dell’assise. Comer ha promesso indagini approfondite sui rapporti finanziari di Hunter Biden, il figlio del presidente, e sul rispetto delle leggi fiscali, preoccupato per il fatto che il capo della Casa Bianca sia stato compromesso dagli interessi commerciali del figlio. “Se i membri della famiglia del presidente Biden hanno accordi con avversari stranieri, ciò potrebbe compromettere il suo processo decisionale come presidente in un modo che minaccia la sicurezza nazionale”, ha scritto Comer in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal.

Biden dovrà trovare un punto d’incontro per evirare lo stallo dell’assise

Nonostante il previsto stallo che potrebbe durare due anni, vale a dire sino alle elezioni presidenziali del 2024, la Camera guidata dai repubblicani e il Senato con al timone i democratici dovranno lavorare insieme per approvare il prossimo disegno di legge di spesa annuale. Biden, dopo i risultati del midterm, l’aveva anticipato, dicendosi “pronto a pronto a lavorare con i repubblicani”. I conservatori vogliono la responsabilità di ciò che vedono come censura dei membri del Gop, mentre i democratici hanno concentrato le loro indagini su questioni antitrust, la gestione dell’incitamento all’odio da parte dell’industria tecnologica, l’ascesa del nazionalismo bianco, il legame tra i social media e l’erosione della salute mentale. Insomma: le parti, com’è ovvio che sia, hanno punti di vista differenti. Ma i democratici di Biden, se non voglio che la Camera paralizzi l’agenda di Washington, dovranno cercare di trovare un punto d’incontro. Almeno fino al 2024.