Kenya, liberata italiana in ostaggio di presunti terroristi di Al Shabaab. Rinvenuti anche due cadaveri

La polizia keniota ha sventato un falso posto di blocco per le strade di Lamu: dopo una sparatoria, liberati 4 ostaggi e rinvenuti due cadaveri

La polizia keniota ha liberato 4 ostaggi, tra cui un'italiana, catturati da presunti terroristi di Al Shabaab: hanno sventato un falso posto di blocco e hanno messo in fuga i sequestratori. Ritrovati, però, due cadaveri. 

Kenya, liberata italiana in ostaggio di terroristi di Al Shabaab

A Lamu, una città costiera del Kenya a soli 250 chilometri dal confine con la Somalia, degli agenti di polizia incappano in un finto posto di blocco. Gli uomini, circa una decina, erano travestiti da ufficiali delle forze di difesa del Kenya (KDF), ma si pensa siano dei miliziani di Al Shabaab. Al Shabaab è formazione terrorista islamista presente nelle regioni del sud della Somalia, dal 2012 affiliata ad al-Qāʿida

La zona è considerata ad alto rischio di incursioni terroristiche: il 26 dicembre due persone sono state uccise e decine sono state messe in fuga dopo che molte abitazioni sono state bruciate. Anche in questo caso, si presume che i colpevoli siano i terroristi di Al Shabaab. Il 28 novembre 2022 questo gruppo terroristico è stato inoltre il responsabile dell'attentato in un Hotel a Mogadiscio, capitale della Somalia, costato la vita ad almeno 8 persone. 

I miliziani hanno iniziato a sparare contro i veicoli della polizia keniota. Il resoconto ufficiale riporta: "Ci siamo messi al riparo e abbiamo risposto costringendoli a fuggire nella foresta mentre ci sparavano". Dopo che i presunti terroristi sono scappati nella foresta di Witu, gli agenti hanno iniziato a perquisire ciò che avevano lasciato indietro.

Kenya, liberati ostaggi da presunti terroristi

La polizia ha rinvenuto quattro persone trattenute dai criminali al falso posto di blocco. Tra di loro, vi è anche un'italiana con il passaporto statunitense. L'Ambasciata d'Italia in Kenya ha seguito da subito la vicenda in stretto contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina ed ha offerto assistenza all'italiana tramite il Console onorario di Malindi, Ivan Del Prete.  

Si sospetta che prima dell'arrivo della polizia il finto posto di blocco abbia fermato già quattro macchine. La perquisizione è poi proseguita: sono stati ritrovati due cadaveri in un camion appartenente ai criminali. Hanno recuperato, inoltre, una berlina con diversi colpi di arma da fuoco ma nessun occupante e una bicicletta bruciata senza proprietario.