Qatargate, banconote nuove e prelevate in Belgio: la procura indaga su chi le ha ricevute materialmente

Molte delle banconote ora in possesso dell'autorità giudiziaria risultavano essere nuove, ancora avvolte nella plastica, e quindi provenienti da un istituto. Analizzandole i pm sperano di trovare le impronte digitali, nella speranza che queste combacino con quelle degli imputati

In merito allo scandalo Qatargate, gli investigatori belgi stanno lavorando su chi sia stato a prelevare le banconote dalle banche, un modo per risalire al conto corrente e all’identità di chi ha effettuato il prelievo. Sono ben 1,5 milioni i soldi che avrebbero incassato Antonio Panzeri e Eva Kaili, rispettivamente ex europarlamentare e vice di Metsola al Parlamento Europeo, ormai destituita. Una somma, di cui hanno dato prova i giornali belgi come Le Soir, che sono riusciti a risalire alla foto del bottino sequestrato nelle abitazioni.

Qatargate, banconote nuove e prelevate in Belgio

Una scoperta che potrebbe aprire la strada a chi materialmente li ha ricevuti dal Qatar. L'indagine sembra potersi allargare ogni giorno di più visto che il compagno della Kaili, Francesco Giorgi, ha parlato per ore con i giudici ieri, e secondo le ultime avrebbe riferito che "le ong servono per far girare i soldi". E le banconote sarebbero stati prelevate da banche nel Paese europeo. Queste, principalmente in tagli da 50 e 20, ed in minor quantità da 100, risultavano essere nuove, avvolte dalla plastica, ragion per cui provenienti da un istituto.

I pm le stanno analizzando per trovare le impronte digitali, nella speranza di trovare chi ha recuperato il bottino, nonché che queste combacino con gli imputati dello scandalo, i quali si difendono da giorni tramite gli avvocati che li assistono. Accertamenti che verranno svolti in questi giorni e su cui si arriverà ad una risposta entro qualche settimana, mentre attualmente sono in corso gli interrogatori ai principali accusati in merito allo scandalo Qatargate.

Ieri, come detto è stato il turno di Giorgi, raccontato come un “fiume in piena”, anche se ci avrebbe tenuto a precisare che la Kaili non sarebbe responsabile di quanto avvenuto e si è assunto tutta la colpa. In mattinata invece si è autosospeso Cozzolino (Pd) dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, mentre il Partito Democratico ha raccontato di essere "estraneo alla vicenda".