Putin: "Missili Iscander M in Bielorussia in risposta a 200 bombe nucleari Nato"

Di ieri l'annuncio da parte di Putin di rifornire l'alleato bielorusso di Iskander M dopo i razzi antimissile di due mesi fa. Ma alla base di questa scelta può esserci la paura di un attacco nucleare da parte di Mosca oppure la guerra di sabotaggi di armi e munizioni?

Nella giornata di ieri 26 giugno la guerra è approdata ad una nuova è pericolosa evoluzione, dopo i 14 missili russi caduti su Kiev e nella zona Ovest del paese ucraino Dove è stata colpita una base di addestramento, il presidente Vladimir Putin ha incontrato anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko a San Pietroburgo dove hanno discusso del nuovo armamento di missili fornito dalla Russia.

Secondo i nuovi accordi tra i due paesi, Mosca dovrebbe rifornire di missili di tipo Iskander M, i più aggiornati e potenti tra i missili a corto raggio in possesso del Cremlino. Si tratta di missili che hanno un motore molto potente ed un alloggio che può ospitare anche le testate atomiche. Va detto che i missili in generale non sono già stati progettati per le testate atomiche, ma per ospitare al loro interno qualsiasi tipo di testata, dalle atomiche alle bombe classiche e, come qualcuno purtroppo ha fatto in questi tre mesi di guerra, persino le bombe cluster che sono oltretutto vietate.

Putin: le operazioni segrete alla base della mancanza di munizioni

Intanto come riportato dal Corriere esiste una guerra di munizioni ed i sabotaggi che rendono praticamente impossibile l'utilizzo degli armamenti in possesso delle milizie ucraine: sebbene infatti Washington abbia spedito i famosi cannoni anti razzo che Kiev ha richiesto con insistenza, adesso c'è il problema di trovare i proiettili da 155 mm che dovrebbero essere inseriti al loro interno. I mercanti di armi sono costantemente minacciati e non è facile ottenere le partite degli armamenti, in cui spesso rientrano operazioni di spionaggio e sabotaggi. Sempre il Corriere riporta la storia di alcuni curiosi sabotaggi che sarebbero avvenuti per mano del servizio segreto militare di Mosca, il GRU, che film dal 2014 ha mandato in fumo le produzioni di munizioni di alcune fabbriche che avevano ricevuto le commesse per armi di grosso calibro per la Repubblica Ceca. L'unità che si è resa responsabile di queste operazioni segrete sarebbe la 29155 e avrebbe agito clandestinamente anche in Europa oppure è stata mobilitata per la crisi in Crimea.

La Bulgaria è stata una grande produttrice di materiale bellico, ed è stata presa di mira dagli 007 russi punto anche l'esercito di Kiev ha cercato di colpire bersagli sensibili.

Così i due schieramenti si sono dovuti far largo sul campo e sono andati a recuperare manualmente da terra tutti i proiettili usati da 152 mm e 122 mm. Si tratta di proiettili usati da entrambi gli schieramenti e presenti in moltissimi paesi europei e nel terzo mondo.

Putin: la paura nucleare di Mosca

La scelta del presidente bielorusso e del presidente della federazione Russa, rispettivamente Lukashenko e Putin, e quella di armare anche la Bielorussia proprio in vista del vertice nato previsto dal 28 al 30 giugno 2022 in cui si discuterà se assorbire all'interno dell'Alleanza anche la Svezia e la Finlandia, con cui la Russia confina nella parte Nord. Il secondo argomento che verrà trattato all'interno del vertice è sicuramente la possibilità di armare Lituania, Lettonia ed Estonia che hanno chiesto esplicitamente 50.000 uomini benché le loro popolazioni raggiungano i 6 milioni di abitanti. Eppure l'Estonia ci giurerebbe: "Mosca c'invaderá".


Dal canto suo Lukashenko ha le idee molto chiare: "Il blocco di Kaliningrad equivale a una dichiarazione di guerra de facto", Ed in effetti fa bene a temere la Bielorussia dato che le sanzioni applicate dall'occidente contro Mosca sono dirette anche alla Bielorussia che è direttamente colpita dalla guerra economica e finanziaria occidentale. Fino a questo momento La Bielorussia si è rivolta a Mosca soltanto per richiedere dei missili anti razzo lungo i propri confini con il timore di essere attaccata. Adesso, all'alba del vertice Nato e con i nuovi sviluppi che l'alleanza nato e l'occidente delle sanzioni hanno operato, La Bielorussia si sente ancora di più in pericolo e le scene di Kaliningrad, dove la popolazione non ha più da mangiare perché i supermercati sono stati svuotati di ogni tipo di merce e dove Mosca sta cercando di trasportare faticosamente generi alimentari attraverso l'utilizzo di 7 traghetti mercantili, hanno colpito La Bielorussia che è separata da Mosca dal territorio ucraino interessato dalla guerra.


Anche Putin vede nell'occidente un pericolo concreto perché, se da un lato sono gli stessi russi a minacciare l'Europa di uno scontro nucleare, dall'altro è Mosca a temere l'infedeltà della NATO, l'immoralità degli occidentali e infatti ricorda: "La Nato ha 200 testate nucleari tattiche pronte, 257 aerei pronti al loro potenziale uso". Lukashenko poi ha ricordato che questi ultimi stanno compiendo esercitazioni aeree di volo e se si esercitano, significa che stanno pensando a qualcosa.


Alla base degli armamenti conferiti alla Bielorussia c'è dunque un timore concreto di attacco nucleare da parte della nato, un timore che potrebbe tenere il dito premuto sul grilletto e far scattare il colpo quando meno lo si aspetta. 



di Maria Melania Barone