Medvedev: "L'Europa potrebbe sparire prima che entri l'Ucraina"

I toni dell'ex premier della Federazione russa si fanno sempre più accesi e seguono le precedenti dichiarazioni del presidente della Duma sulla minaccia nucleare contro Polonia ed Europa intera

L'ex presidente della Federazione russa Dmitri Medvedev rincara la dose e annuncia che "l'Europa potrebbe sparire prima che entri l'Ucraina è nell'Unione Europea". Una frase provocatoria? Potrebbe darsi. Ma segue la sua esternazione di qualche giorno fa, dove disse che nutriva odio verso gli occidentali e che se fosse stato per lui li avrebbe fatti sparire tutti. Medvedev aveva già spiegato inoltre che la Russia avrebbe potuto usare le armi nucleari in 4 casi.

La dialettica russa si riempie anche di provocazioni come quelle di Dmitri Medvedev, che seguono quelle del presidente della Duma che aveva detto che l'Europa e la Polonia sarebbero potute sparire. La questione sul tavolo era quella di far entrare l'Ucraina nella nato è nell'Unione Europea, un argomento che proprio non piace a me vede e a Putin, il presidente della federazione Russa che tuttavia mantiene sempre un profilo basso quando si tratta di fare certe esternazioni.

Medvedev: minaccia l'Europa dopo la minaccia di Mateusz Morawiecki

Medvedev lancia le sue minacce su Telegram, in un post dove analizza la questione Ucraina in relazione alla potenziale entrata nell'Unione Europea, conseguente anche al viaggio di Draghi, Macron e Olaf Sholz.

Medvedev promette di seguire la questione per decenni: "Gli ucraini saranno sotto verifica per decenni. Pertanto la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima".

Per me dovrebbe dunque la guerra è soltanto all'inizio e ci sarà da soffrire per molto tempo, una visione che lo pone esattamente accanto alle dichiarazioni del segretario della NATO James Stoltenberg che ha detto proprio ieri che la guerra in Ucraina durerà anni.

Medvedev: la diplomazia ha fallito

Nessun tentativo di risoluzione, nessuna speranza di trattativa diplomatica perché tra Russia Europa Stati Uniti e Ucraina regna sovrana la diffidenza.

Inoltre il vertice Nato previsto dal 28 al 30 giugno 2022 discuterà dell'assorbimento di Svezia e Finlandia che, se dovesse essere approvato, costituirebbe un ulteriore motivo di contrasto e di inasprimento della percezione della Russia dei rapporti internazionali in relazione a questo conflitto che si è trasformato da "operazione speciale" di invasione del Donbass ad accerchiamento economico e geopolitico di Mosca.

di Maria Melania Barone