Embargo petrolio Russia, Telese: "Parac**ata". Caracciolo: "Successo? Sì, per Orban"

"Una cosa che non sta in piedi", "La guerra sarà già finita", "Orban è stato molto abile": polverone sulla decisione Ue a proposito di embargo al petrolio russo

La decisione presa dall'Ue sull'embargo del petrolio dalla Russia fa discutere e non poco. Secondo il giornalista Luca Telese, questa mossa si può definire con una sola parola: "Parac**ata". Lucio Caracciolo, direttore di Limes, invece lancia una stoccata al premier Mario Draghi: "Un successo? Sì, ma per Orban". Ma Telese e Caracciolo non sono gli unici a criticare l'esito del Consiglio europeo di ieri, 31 maggio 2022. I due giornalisti anzi si fanno portavoce di milioni di italiani contrari alla guerra in Ucraina e al suo continuo prolungamento. Così facendo infatti - secondo molti - l'Occidente continua a provocare Putin, invece di cercare un vero e proprio accordo di pace.

Embargo petrolio Russia, Telese: "Una cosa parac**a". Caracciolo: "Orban molto abile"

Con l'embargo al petrolio dalla Russia, i vertice Ue "hanno fatto una cosa un po' parac**a" secondo il giornalista Luca Telese. Questi, ospite a L’Aria che Tira su La7 sintetizza in questo modo la bozza di accordo uscita dal tavolo della riunione straordinaria del Consiglio Europeo a Bruxelles. Nello studio di Myrta Merlino afferma: "L'accordo postdatato… Il petrolio può arrivare dall’oleodotto e si arriverà al 90% entro la fine del 2024, ma sarà finita la guerra, speriamo che che sia finita", sostiene Telese. E la conduttrice lo segue: "L’accordo è un po' debole, il petrolio dal mare non arriva", sostiene.

Su una linea molto simile è, ospite da Lilli Gruber al programma Otto e mezzo su La7, Lucio Caracciolo, direttore di Limes ed esperto di geopolitica. "L'embargo è un successo? Sì... ma di Orban", afferma. "Vladimir Putin certamente non è preoccupato da queste sanzioni. I tubi passano per l’Ungheria, ha le sue raffinerie, ha il prezzo scontato e ci guadagna di più. Non è un embargo sul petrolio, ma sulle petroliere, una cosa che non sta in piedi, perché sappiamo bene che quello del mare è un ambiente anarchico, non sappiamo niente di quello che c’è nelle navi".

E ancora: "Le navi cariche di petrolio Putin le può mandare in un paese, Putin le vende ad un certo prezzo e poi quel paese le rivende a degli altri paesi, con delle triangolazioni, che sono il mezzo più usato nel mondo per superare le sanzioni. Lo fanno allegramente molti paesi europei. Non mi pare che questo embargo sia nulla che possa scalfire seriamente la posizione di Putin. Dico che purtroppo Orban è stato molto abile", conclude infine Lucio Caracciolo.