Ucraina, bombardamenti su Kiev: interrotta l'evacuazione di Mariupol
La Cnn ha riportato bombardamenti russi sulla capitale ucraina, che hanno causato almeno tre vittime tra i civili. Al momento è stata interrotta l'evacuazione dei cittadini di Mariupol
Mosca mette in guardia l'Occidente in caso questi decida di intervenire militarmente in appoggio dell'Ucraina. Nel pomeriggio di domenica il ministero della Difesa russo avverte che qualunque paese ospiti aerei militari ucraini "sarà coinvolto nel conflitto". Le dichiarazioni arrivano nelle stesse ore in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto nuovamente l'applicazione di una no-fly zone sui cieli del paese o, in alternativa, una fornitura di velivoli di supporto alla resistenza: "Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente". Intanto a Mosca e in altre 50 città della Russia circa 2.500 persone sono state arrestate per aver partecipato alle proteste contro la guerra in Ucraina.
Ucraina, Mosca mette in guardia l'Occidente
"Sappiamo - ha dichiarato il ministero della Difesa russo - che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri Paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l'uso futuro di questi aerei contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi Paesi nel conflitto armato". Non è la prima volta che Mosca arriva a definire le azioni finora compiute dal blocco Nato come una vera e propria dichiarazione di guerra. Nelle ultime ore lo stesso Vladimir Putin aveva descritto in tal modo le sanzioni economiche contro la Russia.
Dall'altra parte della barricata però, Zelensky continua a invocare l'intervento occidentale a supporto degli ucraini: "Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre".
Continuano i bombardamenti su Kiev
Nel frattempo continua l'assalto su Kiev da parte dell'esercito russo in Ucraina, con bombardamenti che nella giornata di domenica 6 marzo hanno causato vittime tra i civili. Secondo quanto riferisce la Cnn, citando le autorità ucraine, il bilancio dei raid sarebbe di tre decessi, di cui due bambini. Al momento le truppe di Mosca starebbero cercando di penetrare nella capitale attraverso la sua periferia sud-occidentale. Nelle ultime ore è inoltre tornato a parlare il presidente Volodymyr Zelensky, che in un discorso alla nazione ha definito il suo paese "una superpotenza dello spirito" e annunciato l'imminente bombardamento russo del porto di Odessa.
L'impatto delle esplosioni sulla capitale ucraina sarebbe stato udito dagli stessi giornalisti della Cnn di stanza in città e nella sua area a sud ovest. Proprio in quella zona si concentrerebbero le azioni dell'esercito russo nel tentativo di penetrare a Kiev. Due colpi di mortaio hanno inoltre colpito un checkpoint installato per consentire l'ingresso di civili in città dalla periferia.
Interrotta l'evacuazione di Mariupol
Nelle ultime ore sono stati interrotti per la seconda volta i corridoi umanitari nelle città assediate di Mariupol e a Volnovakha, dopo che già nella giornata di sabato non erano riusciti a favorire l'evacuazione della cittadinanza. Lo ha confermato il Comitato internazionale della Croce Rossa: "In mezzo a scene devastanti di sofferenza umana a Mariupol, un secondo tentativo oggi di iniziare l'evacuazione di circa 200.000 persone dalla città è stato interrotto". Al momento sia le forze ucraine che quelle filorusse si stanno accusando a vicenda di aver violato il cessate il fuoco e aver compromesso l'evacuazione dei civili.
Nella mattinata di domenica la riapertura dei corridoi era stata annunciata dal vicecomandante della milizia filorussa della Repubblica Popolare di Donetsk, Eduard Basurin, citato in seguito dall'agenzia russa Tass. "I corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga [...] Affinché i civili possano lasciare queste aree popolate".
Secondo il presidente russo Vladimir Putin l'insuccesso dei precedenti corridoi umanitari sarebbe da imputare ai "nazionalisti" ucraini, accusati di aver impedito alla popolazione di evacuare le due città. Una versione che confermerebbe quanto affermato dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, il quale ha asserito che "nessuno si è presentato".
Zelensky: l'Ucraina ha unito "milioni di persone"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inoltre elogiato la resistenza della popolazione nei confronti dell'invasione russa, definendo il proprio paese "una superpotenza dello spirito". In un video messaggio diffuso domenica mattina, Zelensky ha affermato che l'Ucraina si è espressa al "massimo delle sue possibilità", i soldati hanno combattuto ma anche la gente comune ha difeso città, ospedali e vigili del fuoco. Il presidente ha poi incoraggiato le persone che vivono nelle aree occupate dai russi a protestare contro Mosca, per quanto possibile. Durante questi dieci giorni di guerra, ha detto Zelensky, l'Ucraina ha unito "milioni di persone, che sono diventate un tutt'uno".