Proteste in Canada, Trudeau contro i manifestanti: "Bloccano la nostra democrazia, devono fermarsi"
Il primo ministro del Canada Justin Trudeau ha condannato le proteste anti restrizioni in corso nel paese, intimando ai manifestanti di fermarsi
A più di una settimana dall'inizio delle proteste anti restrizioni in Canada anche Justin Trudeau è intervenuto per condannare i manifestanti. Il primo ministro, alla sua prima uscita pubblica da quando è risultato positivo al Covid, ha esordito in Parlamento affermando che i partecipanti alle proteste devono fermarsi. Per Trudeau essi rappresenterebbero infatti una minaccia alla democrazia canadese, nonché alla vita quotidiana dei cittadini. A seguito dell'intensificarsi delle proteste, nella capitale Ottawa è stato nel frattempo disposto dal sindaco lo stato d'emergenza.
Proteste in Canada, Trudeau contro i manifestanti
"Questi individui stanno cercando di bloccare la nostra economia, la nostra democrazia e la vita quotidiana dei nostri concittadini. Devono fermarsi", ha dichiarato Trudeau nella giornata di lunedì 7 febbraio. Nei giorni precedenti, il primo ministro canadese era stato trasferito in una località segreta assieme alla sua famiglia proprio a seguito dell'intensificarsi delle proteste nella capitale del paese. Le manifestazioni del cosiddetto Freedom Convoy sono iniziate lo sorso 29 gennaio, ma in breve tempo hanno raccolto ampio consenso in tutto il paese allargando il focus delle proteste sull'obbligo vaccinale per i camionisti alle generali restrizioni anti Covid presenti in Canada.
A confermarlo ai microfoni della Cnn è stato proprio uno dei manifestanti, James MacDonald, che ha dichiarato: "L'intero evento è andato oltre i semplici vaccini, ora si tratta di protestare contro l'intero calvario". MacDonald ha inoltre affermato di essere giunto a Ottawa lo scorso fine settimana e di non avere intenzione di andarsene fino a quando il governo non avrà abolito le misure restrittive. Proteste analoghe a quelle della capitale sono state organizzate anche a Toronto, Winnipeg, Vancouver e Quebec City.
Nel frattempo, il dipartimento di polizia di Ottawa ha chiesto al sindaco Jim Watson un aumento significativo delle risorse in campo, al fine di poter fronteggiare l'intensificarsi della protesta. Il capo della polizia Peter Sloly ha infatti affermato: "Ci siamo concentrati sulle proteste al 100% per gli ultimi 10 giorni, e non ci riposeremo finché tutto questo non sarà finito, ma abbiamo bisogno di più aiuti". Negli scorsi giorni il sindaco Watson aveva inviato esplicite richieste al premier Trudeau, al ministro della Sicurezza e al procuratore generale dell'Ontario di inviare rinforzi per aiutare a sedare la manifestazione, dato che gli effettivi del servizio di polizia cittadino non erano sufficienti.
"La nostra speranza è che il vostro dipartimento possa aiutare a coordinare una risposta che corrisponda alla portata della sfida che stiamo affrontando", ha dichiarato Watson, aggiungendo che il suonare costante dei clacson da parte dei camionisti equivale a una guerra psicologica nei confronti dei cittadini di Ottawa.