Francia, è stato sventato un colpo di stato: in manette un complottista
Un uomo già noto per le sue folli idee legate a cospirazioni e complottismo è stato arrestato in Francia con l'accusa di terrorismo.
A pianificare un diabolico colpo di stato in Francia è stato Rémy Daillet-Wiedemann, un uomo francese di 55 anni. Rémy è già molto noto negli ambienti dei complottisti francesi. L'ultimo atto del suo piano era quello di attaccare il Palazzo dell'Eliseo, dove risiede il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
Dalle indagini risulta che non era previsto solo un colpo di stato
Le indagini sono partite dalla Direzione generale della sicurezza interna (DGSI). Il presunto terrorista non era una persona disorganizzata. Il suo piano era ben dettagliato e prevedeva vari step, l'ultimo di questi era proprio il Palazzo dell'Eliseo. Rémy aveva studiato una gerarchia d'attacco ben precisa. Il piano prevedeva anche altre sedi istituzionali, tra cui: l'Assemblea, il Senato e il Ministero della Difesa. La DGSI ha iniziato a prendere in considerazione Rémy in quanto essendo un noto complottasti aveva già pubblicamente dichiarato di voler compiere azioni volte a destabilizzare lo status quo. Oltre agli attacchi alle istituzioni che sarebbero culminati con un colpo di stato, Rémy aveva in mente di distruggere un centro vaccinale e le antenne 5G. "Le Parisien" ha riportato che l'uomo aveva anche intenzione di rapire bambini insieme ai suoi seguaci e ad organizzazioni paramilitari. Tra i suoi piani anche quello di impossessarsi di una radio ed una televisione per lanciare i suoi messaggi alla Nazione.
Prima di progettare il colpo di stato ci sono stati degli avvertimenti
Un campanello d'allarme che è stato sottovalutato risale all'aprile del 2021. Rémy avrebbe inviato con l'e-mail resistance.populaire@outlook.com alcune minacce ai membri del Parlamento francese. Nei messaggi, affermava che: "la Repubblica non è più l’idea dominante" e parlava di un rovesciamento di potere ad opera del popolo francese. Nessun membro del Parlamento ha mai preso in considerazione i messaggi di Rémy, convinti che fosse solo un uomo che delirava. Non si è rivelato così.