Glasgow Cop26, Sturgeon lancia un monito: "Fare di tutto per evitare la catastrofe"
La premier scozzese: "Qui decideremo le sorti del pianeta". Quello britannico: "Dobbiamo agire ora"
Molto forti le parole dei leader mondiali al Cop26 di Glasgow, dove si stanno decidendo le sorti del pianeta. "È un evento gigantesco, con sfide complesse", ha detto il premier scozzese Nicola Sturgeon. "Lo sciopero dei treni è stato scongiurato. Sugli alloggi stiamo facendo il possibile per accogliere tutti. Ma la cosa più importante ora è colmare, nelle prossime due settimane, il vuoto enorme che abbiamo sul clima. I leader mondiali avranno una responsabilità colossale. Il mondo non sta facendo abbastanza e questo summit deciderà le sorti del pianeta".
"Abbiamo l'opportunità e il dovere di fare di questo summit il momento in cui l'umanità ha iniziato, e sottolineo iniziato, a disinnescare la bomba" del riscaldamento globale, ha invece affermato il primo ministro britannico Boris Johnson. "Sarà difficile, ma possiamo farlo. Mettiamoci al lavoro, con tutta l'immaginazione e la creatività che abbiamo".
Glasgow Cop26, Sturgeon: "Fare di tutto per evitare la catastrofe"
"Il motto della Cop è di ‘tener vivo il sogno di 1,5 gradi’ e preparare il terreno affinché questo obiettivo possa essere raggiunto nei prossimi anni ed evitare così la catastrofe", ha continuato la premier scozzese Nicola Sturgeon, che ospita la Cop26 a Glasgow, intervistata da La Repubblica. "Nonostante molte nostre divergenze, con Londra c’è stata grande collaborazione negli ultimi mesi e spero che il governo britannico raggiunga un ottimo risultato con la Cop26. Inoltre, vogliamo essere un esempio: la Scozia si è impegnata, in maniera vincolante, a raggiungere emissioni zero entro il 2045 (cinque anni prima di Regno Unito e Ue, ndr), e ridurle del 75% entro il 2030".
"Bisogna avere il giusto approccio alla transizione verde - continua la premier -. Consumare di meno, sviluppare alternative energetiche, e allo stesso tempo riqualificare le decine di migliaia di persone che lavorano nei settori petroliferi e del gas. Il nostro partito indipendentista è stato eletto in passato anche per le promesse sullo sfruttamento del petrolio. Non possiamo lasciare indietro questi lavoratori. Quindi, sì, bisogna essere veloci nella transizione, e al momento quasi il 100% della nostra elettricità domestica viene da energia pulita. Abbiamo un enorme potenziale in quella eolica. Ma questa rivoluzione va fatta nella maniera giusta".
Infine: "I miei piani non sono cambiati, ma solo rallentati dalla pandemia. Anche perché sono stata eletta sua promessa di ottenere un referendum entro il 2023. Johnson ignora la democrazia scozzese e non potrà frapporsi a lungo. Farò il possibile affinché il mio popolo abbia l’ultima parola, e il Parlamento scozzese approverà democraticamente presto un nuovo referendum. Johnson vorrà opporsi anche in quel caso? Voglio vedere se ci porta in tribunale".