Vaccino AstraZeneca, quando Merkel aveva detto di non volerlo fare "anche se sicuro"
Si tratta di un prodotto sicuro", aveva detto la Cancelliera tedesca, "ma rischioso per coloro che come me hanno superato i 65 anni"
Circa 20 giorni prima della sospensione in 17 paesi europei del vaccino prodotto da AstraZeneca, aveva fatto molto scalpore il rifiuto di Angela Merkel dello stesso vaccino. "Si tratta di un prodotto sicuro", aveva detto la Cancelliera tedesca, "ma rischioso per coloro che come me hanno superato i 65 anni". In quell'occasione Angela Merkel era stata chiamata a "dare il buon esempio" ai cittadini tedeschi sottoponendosi al vaccino davanti alle telecamere e dissipare così i dubbi della popolazione. Ma le cose andarono diversamente. In un'intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung aveva spiegato che non si sarebbe fatta iniettare una dose del siero AstraZeneca.
Vaccino AstraZeneca, quando Merkel aveva detto no
"Io ho 66 anni - aveva asserito in quell'occasione Angela Merkel - e non appartengo al gruppo per cui AstraZeneca è consigliato ma è un vaccino affidabile, efficace e sicuro ed è stato approvato dall'agenzia europea del farmaco e in Germania consigliato fino ai 65 anni di età". Un mese fa, infatti, il vaccino AstraZeneca non era stato approvato per gli over 65 a causa della mancanza di dati clinici sufficienti a dimostrare la sua efficacia nelle persone più anziane.
In Germania si è registrata inoltre una massiccia adesione al movimento dei no-vax. Un sondaggio aveva infatti rilevato che circa il 34% dei cittadini non voleva vaccinarsi. Secondo i rapporti, nel Paese, molte persone annullavano gli appuntamenti per la vaccinazione o semplicemente non si presentino ogni qual volta venivano a sapere che il vaccino a loro dedicato è quello di Astrazeneca.
Oggi, a pochi giorni dalla decisione di ben 17 stati europei di sospendere il vaccino AstraZeneca, anche se "solo in via precauzionale", il rifiuto di Angela Merkel rischia di alimentare i dubbi dei sempre più scettici cittadini europei, e non solo tedeschi. Sicuramente, come ha detto anche il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, quella sul vaccino è stata "una Caporetto mediatica". Una sconfitta su tutta la linea. Infatti, a prescindere dalla decisione che verrà presa nelle giornata di giovedì 18 marzo, "ora non ci sarà più fiducia" nella scienza.