Vaccino Sputnik e cinese, Ellwood: "Usati come armi. Cina ha strategia a lungo termine"
In merito al vaccino contro il Covid cinese e a quello russo Sputnik, il docente di relazioni internazionali all'Università di Bologna David Ellwood ha dichiarato, in un articolo sulla rivista del Mulino, che sono "utilizzati come armi". "Un'arma potente", scrive in merito al vaccino russo, "ma potrebbe essere effimera". "Ci sono", infatti, "oltre 200 vaccini che si stanno sviluppando nel mondo, il vantaggio è temporaneo e per ora chi fa valere il suo prodotto e la sua presenza guadagna".
L'esperto, la cui testimonianza è stata riportata anche in un'intervista esclusiva su Il Giorno, spiega anche come si sta muovendo Putin: "Per la prima volta i russi hanno qualcosa da esportare e Mosca fa mosse propagandistiche. Ha offerto i suoi vaccini ai diplomatici stranieri. L'ambasciatore italiano li ha accettati, americani e britannici hanno fatto arrivare i vaccini da casa", ha detto.
Vaccino Sputnik e cinese, Ellwood: "Usati come armi"
David Ellwood è passato poi a spiegare su quali paesi si concentra l'attenzione della Russia e anche della Cina: "Giocano sull'opportunismo e sul fatto che l'Europa ha potuto inviare poche dosi. I Balcani sono un terreno di conquista, dove si gioca una lotta per l'influenza fra arabi, Turchia, Russia, Unione Europea e ora i cinesi. I serbi offrono ai loro cittadini vaccini russi, cinesi ed europei: giocano con i vari contendenti".
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Ma quale sarebbe l'obbiettivo. Ovviamente quello di "guadagnarci". "La Cina - dice - è quella con la strategia più a lungo termine: vuole arrivare al cuore dell'Europa. Ha comprato anche un porto vicino ad Atene. Non lascia spazio".
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Per quanto riguarda la strategia dell'Ue sui vaccini e sul perché l'Europa abbia bloccato il vaccino Sputnik, l'esperto dice: "È la prima volta che la Ue deve comprare su grande scala un prodotto. Ha pressato molto le aziende per avere velocità e sicurezza ma questi requisiti sono entrati in conflitto. Inoltre l'Europa ha procedure lunghe e laboriose di produzione e verifica dei vaccini che prevedono anche l'ispezione delle fabbriche. Ed è partita in ritardo. Ma non credo che escluderà in modo definitivo i russi. Però la diffidenza fa parte della generale confusione del momento. Ecco perché gli inglesi sono partiti in quarta: Lancet ha scritto che lo Sputnik è efficace al 91,6 %". Infine: "Non capisco perché le autorità mediche europee abbiano cominciato le lunghe procedure di controllo dello Sputnik solo una settimana fa".