Intesa Sanpaolo verso il nuovo piano industriale 2026-2029, utile superiore a €10 mld in un contesto peggiorativo; cambi al Risk e alla Compliance - RUMORS

Intesa San Paolo al lavoro per la predisposizione del nuovo piano di impresa da varare a febbraio 2026, in uno scenario generale con tassi di interesse in riduzione e rischio di nuove misure governative penalizzanti per il settore bancario; Mauro Senati nuovo CRO e Francesca Nieddu prossima CCO

I vertici di Intesa Sanpaolo sono al lavoro per la predisposizione del nuovo piano industriale, che dai rumors raccolti da Il Giornale d'Italia, sarà approvato dal CdA convocato domenica 1° febbraio 2026 e presentato il 2 febbraio e sarà quadriennale, con copertura del periodo 2026-2029 ed una previsione di utile netto conservativa superiore a € 10 miliardi in uno scenario generale meno favorevole.

Il contesto è infatti caratterizzato dalla progressiva riduzione dei tassi di interesse e conseguente deterioramento dei margini per gli istituti di credito, oltre che dal rischio di nuove misure governative potenzialmente penalizzanti per la redditività del settore, in un Paese con un Pil praticamente stagnante e una natalità in costante calo. In tale ambito, Intesa Sanpaolo intende comunque consolidare il livello di marginalità, che ha raggiunto il record storico nel 2025.

Ca' de Sass, infatti, nel 2024 aveva raggiunto un utile di € 8.7 miliardi, mentre nel 2025, secondo le previsioni dell'istituto e il consensus degli analisti, l'ultima riga dovrebbe attestarsi al di sopra dei 9 miliardi di euro, nella forchetta tra i 9 e i 9,5.

Sempre dai rumors raccolti da Il Giornale d'Italia, in arrivo anche modifiche nella governance, in particolare nella struttura del Risk Management, con Mauro Senati nuovo Group Chief Risk Office, e nella Compliance, con Francesca Nieddu nuova Chief Compliance Officer.

L'obiettivo è affrontare un contesto economico complesso e in peggioramento, con l'idea di "rafforzare resilienza, efficienza e crescita sostenibile nei prossimi anni".

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Il Piano industriale Intesa Sanpaolo 2026 - 2029

Il nuovo piano industriale quadriennale per il periodo 2026‑2029 definirà obiettivi, priorità e linee di sviluppo per i prossimi quattro anni. Questo piano arriva in un momento particolarmente delicato per il settore bancario, segnato da una progressiva riduzione dei tassi di interesse che tende a comprimere i margini di reddito delle banche e dalla possibilità di nuove misure normative o fiscali che potrebbero pesare sull’attività di sistema.

Nonostante queste condizioni esterne, l’istituto continua a mostrare segnali di solidità e capacità di generare profitto. Nel 2024 Intesa Sanpaolo ha infatti chiuso l’esercizio con un utile netto di circa 8,7 miliardi di euro, una cifra che rappresenta un incremento di oltre il 12% rispetto ai 7,7 miliardi di euro registrati nel 2023. Nel 2025, sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa banca e dalle stime degli analisti, l’utile netto è atteso in ulteriore crescita nella forchetta tra i 9 e i 9,5 miliardi di Euro.

Le dichiarazioni di Carlo Messina, Ceo Intesa Sanpaolo

Carlo Messina, Ceo dell'istituto bancario, ha dichiarato:

"Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati del primo semestre 2025: utile netto di 5,2 miliardi di euro, il miglior semestre di sempre, con ricavi, commissioni e attività assicurativa ai massimi storici. Prevediamo un utile netto 2025 oltre 9 miliardi di euro, con almeno 8,2 miliardi restituiti agli azionisti. Il nostro modello di business, unico in Europa, combina leadership nei servizi a famiglie e imprese, Wealth Management e digitale avanzato, con solida patrimonializzazione e basso rischio. Sosteniamo l’economia reale e la coesione sociale, investendo in tecnologie, transizione ambientale e sviluppo delle nostre persone, confermando la posizione di banca leader europea."

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Cambi nella governance al Risk Management e alla Compliance 

Sempre secondo i rumors raccolti da Il Giornale d’Italia, nell’ambito del nuovo piano industriale quadriennale di Intesa Sanpaolo cambieranno le responsabilità al Risk management e alla Compliance

Mauro Senati, attuale Executive Director Risk Management di Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, dal 1° maggio 2016 subentrerà a Davide Alfonsi, attuale Group Chief Risk Officer di Intesa Sanpaolo, che ha guidato l'area per quasi un decennio.

Francesca Nieddu, attuale Executive Director - Direttore Regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia sempre nella Banca dei Territori, dal 1° Luglio 2025 assumerà il ruolo di Chief Compliance Officer, attualmente occupata da Piero Boccassino.