Manovra 2026, dalle banche 3 mld € di contributo, testo in Cdm giovedì, oggi l'approvazione del DPB da mandare all’Ue
L’Associazione bancaria italiana ha approvato il contributo straordinario per il rilancio dell’economia che servirà al governo per le ultime misure della manovra, in particolare per le pensioni
Novità sulla manovra 2026 da 16 miliardi di euro, col governo vicino ad un accordo con le banche per un contributo da 3 miliardi. Inoltre, nella giornata di oggi il governo si riunirà per discutere in Consiglio dei ministri del Documento programmatico di bilancio, che descrive i principali interventi della manovra. Il DPB sarà inviato domani alla Commissione europea, ma la discussione sul testo vero e proprio della legge di bilancio potrebbe arrivare soltanto il 20 ottobre.
Manovra 2026, dalle banche 3 mld € di contributo, testo in Cdm giovedì, oggi l'approvazione del DPB da mandare all’Ue
Il Documento programmatico di bilancio delineerà ufficialmente i principali ambiti su cui la manovra finanziaria del 2026 dovrà intervenire. I punti sono quelli di cui si discute da settimane:
- La riduzione dell’Irpef per il ceto medio;
- L’intervento sull’aumento dell’età pensionabile;
- La rottamazione delle cartelle;
- Il sostegno alle famiglie;
- L’aumento delle risorse per la sanità;
- La riduzione del costo dell’energia per le imprese.
In tutto, stando al Documento programmatico di finanza pubblica, l’ex nota di aggiornamento del Def, il governo dovrebbe muovere circa 16 miliardi di euro. Una cifra inferiore al passato, che ha però permesso di raggiungere un obiettivo importante: la riduzione, già dal 2025, del rapporto deficit/PIL al 3%, come prescritto dalle norme europee.
Un aiuto significativo arriverà dalle banche. Il Comitato Esecutivo dell’ABI ha infatti approvato all’unanimità la relazione del direttore Marco Elio Rottigni, che approfondiva il contributo al Bilancio dello Stato per il rilancio dell’economia. Le banche, quindi, hanno accettato di contribuire alla manovra. L’importo potrebbe essere di circa 3 miliardi, il denaro necessario per evitare l’aumento dell’età pensionabile dal 2027.
La scorsa settimana diversi esponenti del governo avevano individuato il 14 ottobre come il giorno in cui il Consiglio dei ministri avrebbe discusso non solo il Dpb, ma l’intero testo della manovra. Nella giornata di ieri, lunedì 13 ottobre, però, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha fatto capire, in un incontro con i rappresentanti delle imprese, che i tempi avrebbero potuto allungarsi.
Fonti della maggioranza parlano ancora di una manovra in fase "interlocutoria". Il problema non sono tanto le misure da adottare, ma i dettagli delle stesse, per evitare di dover trovare coperture ulteriori.
Un esempio è la sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile. Impossibile, con le risorse a disposizione, bloccare l’aumento di tre mesi previsto dalla legge in vigore nel 2027 a causa della crescita dell’aspettativa di vita. Il governo sta cercando quindi un compromesso, come un aumento scaglionato in più anni riservato alle categorie "vulnerabili".