Mediobanca rilancia su Banca Generali, convocata assemblea il 21 agosto; Generali apre al dialogo su un’alleanza strategica di lungo termine
Il CdA accelera sul progetto industriale e rivede le condizioni dell’offerta: attesa per settembre la mossa decisiva su Banca Generali, in attesa del via libera di Consob
Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha preso atto della comunicazione ricevuta da Assicurazioni Generali, con la quale la compagnia assicurativa ha espresso disponibilità a proseguire le discussioni relative a una possibile partnership strategico-industriale con l’istituto di Piazzetta Cuccia. La volontà di confronto include anche le Linee Guida presentate da Mediobanca nella proposta del 25 luglio, che prevedono, tra l’altro, la stabilizzazione a lungo termine dei rapporti commerciali esistenti con Banca Generali.
Generali ha precisato che si riserva di valutare l’operazione alla luce dell’evoluzione del contesto nelle prossime settimane, nel rispetto dei processi decisionali dei propri organi societari.
Alla luce di questi sviluppi, Mediobanca ha deliberato di convocare l’assemblea ordinaria degli azionisti per il 21 agosto 2025. Inoltre, considerando i tempi stimati per un’eventuale offerta su Banca Generali – che potrebbe prendere il via a inizio settembre, subordinatamente al voto favorevole dell’assemblea e all’approvazione del documento da parte di Consob – il CdA ha deciso di modificare parzialmente la Condizione di Efficacia dell’operazione.
In una nota, Mediobanca sottolinea come l’operazione su Banca Generali rappresenti, a suo avviso, una significativa opportunità di crescita in linea con gli obiettivi del piano industriale “One Brand One Culture”. La combinazione tra i due gruppi creerebbe un operatore di primo piano nel settore del risparmio gestito italiano, con oltre 215 miliardi di euro di masse totali in gestione (TFA) e una rete di circa 3.750 professionisti.
Secondo quanto riportato, il nuovo gruppo si caratterizzerebbe per un modello di business orientato alla generazione di capitale, con una limitata esposizione al rischio di tasso e di credito, e una composizione degli utili distribuita tra Wealth Management (50%), Corporate & Investment Banking (20%) e Consumer Finance (30%). Mediobanca ritiene che tali caratteristiche permetteranno di mantenere una politica di remunerazione competitiva per gli azionisti, con rischi di esecuzione contenuti.
Il CdA ha infine ribadito l’importanza che gli azionisti possano esprimersi sulla proposta, partecipando all’assemblea del 21 agosto. L’obiettivo è valutare i benefici derivanti dal piano di crescita avviato fino al 2028 e dal possibile accordo con Banca Generali, anche in confronto all’offerta attualmente in corso da parte di MPS, sulla quale Mediobanca ha già espresso un giudizio negativo in una comunicazione del 11 luglio scorso.