Renault crolla in Borsa: -18% a 33,6 euro dopo cambio al vertice e taglio delle stime sul margine operativo al 6,5% nel 2025
Il nuovo CEO ad interim Duncan Minto rivede al ribasso le previsioni, free cash flow stimato tra 1 e 1,5 miliardi, prosegue la selezione del nuovo Amministratore Delegato permanente; aggiornamenti attesi il 31 luglio con i conti semestrali
Mercoledì 15 luglio il titolo Renault ha registrato un forte calo alla Borsa di Parigi, perdendo oltre il 18% e chiudendo a 33,6 euro. Il ribasso è arrivato all’indomani dell’annuncio da parte del gruppo automobilistico francese di una revisione al ribasso delle previsioni finanziarie e della nomina ad interim del nuovo CEO, Duncan Minto, in sostituzione di Luca De Meo, passato a Kering.
Cambiamenti al vertice e nuova guidance
Duncan Minto, scozzese, entrato in Renault nel 2001, ha svolto l'intera carriera nell’area finanziaria dell’azienda. Da marzo ricopriva il ruolo di Chief Financial Officer e si era occupato, tra l’altro, della svalutazione da 9,5 miliardi di euro legata alla partecipazione in Nissan.
A poche ore dalla sua nomina, Minto ha comunicato una significativa revisione al ribasso degli obiettivi finanziari per il 2025. Il margine operativo atteso scende al 6,5% (rispetto al precedente target pari o superiore al 7%), mentre le previsioni di free cash flow vengono ridotte a un range tra 1 e 1,5 miliardi di euro, a fronte dei 2 miliardi previsti in precedenza.
Renault intende garantire continuità strategica rispetto alla precedente gestione. La scelta sarà osservata con attenzione dal mercato, in un momento cruciale per la trasformazione dell’industria automobilistica europea, e continua il processo di selezione di quello che sarà l’Amministratore Delegato permanente, tra i nomi in pole, come anticipato da Il Giornale d’Italia, Denis Le Vot (attuale responsabile del marchio Dacia), François Provost (responsabile appalti, partnership e affari pubblici) e Maxime Picat (ex dirigente Stellantis con esperienza internazionale.
Risultati del primo semestre 2025
Nel primo semestre dell’anno, Renault ha registrato ricavi in crescita del 2,5% su base annua, raggiungendo i 27,6 miliardi di euro, in linea con le previsioni del mercato. Tuttavia, il margine operativo si è fermato al 6%, al di sotto delle attese, e il free cash flow è risultato pari a 47 milioni di euro. Questo dato è stato penalizzato da un peggioramento del capitale circolante netto per circa 900 milioni di euro, dovuto a un rallentamento delle vendite a giugno e a un aumento delle scorte.
Reazione dei mercati e nuova strategia
All’apertura della seduta, il titolo ha perso il 16%, scendendo a 35,5 euro, per poi toccare un minimo di 34,4 euro. Il mercato ha interpretato gli annunci come segnali di un peggioramento strutturale delle prospettive reddituali e di generazione di cassa.
In questo scenario, Renault ha confermato l’intenzione di continuare a perseguire una strategia orientata alla creazione di valore, anche a discapito dei volumi di vendita. È stato inoltre annunciato un piano per la riduzione dei costi, con misure su spese generali, efficienza produttiva e ottimizzazione delle attività di ricerca e sviluppo.
Le scorte risultano sotto controllo, a fine giugno erano 530 mila i veicoli in inventario, contro i 560 mila di marzo. L’utilizzo medio degli impianti produttivi si mantiene stabile attorno al 90%. Ulteriori aggiornamenti sono attesi con la pubblicazione dei risultati semestrali, prevista per il 31 luglio.