Ferrero acquisisce per $3,1 miliardi WK Kellogg, società americana specializzata nel mercato dei cereali

L’operazione da 23 dollari per azione in contanti rafforza la presenza di Ferrero in Nord America e rientra nel piano di espansione strategica del gruppo dolciario italiano

Ferrero annuncia l’acquisizione di WK Kellogg, società americana specializzata nel mercato dei cereali, per un controvalore complessivo di 3,1 miliardi di dollari. L’accordo, già approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione della società americana, prevede l'acquisto al prezzo di 23 dollari per azione in contanti.

In una nota congiunta, le due aziende confermano di aver siglato un’intesa definitiva. L’operazione si inserisce nel piano di crescita strategica del colosso dolciario italiano, da anni impegnato nel rafforzare la propria presenza sul mercato nordamericano.

Sono lieto di dare il benvenuto a WK Kellogg nel gruppo Ferrero. Questa è più di una semplice acquisizione: rappresenta l’unione di due aziende con una lunga tradizione e generazioni di consumatori fedeli”, ha dichiarato Giovanni Ferrero, Presidente Esecutivo del gruppo.

WK Kellogg

WK Kellogg si è ufficialmente scissa dalla Kellogg Company il 2 ottobre 2023, diventando una società indipendente focalizzata esclusivamente sul mercato nordamericano dei cereali da colazione. La scissione faceva parte di una riorganizzazione strategica annunciata da Kellogg nel giugno 2022, con l’obiettivo di separare le attività core in due entità distinte: da un lato WK Kellogg Co, dedicata ai cereali negli Stati Uniti, Canada e Caraibi; dall’altro Kellanova, la nuova realtà globale focalizzata su snack, cereali internazionali e cibi surgelati.

Ferrero e l'acquisizione di Carambar & Co

Ferrero sta valutando l’acquisizione della francese Carambar & Co, nota per le sue caramelle storiche e altri marchi come Kréma e Malabar. Le trattative con il fondo Eurazeo, attuale proprietario, sono in corso e potrebbero concludersi entro fine 2025. Carambar & Co, con circa 900 dipendenti e cinque stabilimenti, prevede un fatturato di 450 milioni di euro, di cui il 45% dall’export. L’operazione rappresenterebbe un ulteriore passo nella strategia di espansione internazionale di Ferrero, che ha recentemente acquisito diversi marchi negli Stati Uniti, rafforzando la propria presenza globale.