"L'Ops di Mps su Mediobanca è sbagliata, obiettivo è controllare la quota di Generali, rischiando una distruzione di valore di entrambe le banche"

La dichiarazione del CEO di una primaria istituzione finanziaria italiana a Il Giornale d'Italia; l'Ops di Mps su Mediobanca è stata bocciata dal CdA di Piazzetta Cuccia, che la ritiene ostile e distruttiva di valore

Una delle prime interviste realizzate all'amministratore delegato di una primaria banca italiana che esprime il suo parere sull'operazione in corso a Il Giornale d'Italia. Per riservatezza chiede di restare anonimo.

Qual è il suo pensiero sull'Ops di Mps su Mediobanca?

"Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca hanno storie diverse e basi di clienti diverse, l'Ops appare quasi un ossimoro. Quando c'è una cultura ibrida, come la chiamiamo in investment banking, come quella di Mediobanca, che certamente è molto più focalizzata sull'investment banking, e una banca come Mps che è retail ed è stata appena risanata grazie al fatto che i tassi sui depositi son così alti in questo momento, dire che ci sono delle sinergie è dire una totale sciocchezza, perché vuol dire non aver compreso. Per cui per me l'Ops di Mps su Mediobanca non sta in piedi, è tutta sbagliata. Soprattutto siccome, dal mio punto di vista, è chiaro qual è l'obiettivo, ossia controllare la quota di Generali. Però poi una volta raggiunto l'obiettivo che cosa rimarrà di quelle due banche? Abbiamo una distruzione di valore totale."

Cosa accadrà e cosa rimarrà in Generali?

"Per quello sono meno preoccupato, mentre sono veramente preoccupato per queste due banche. Fondamentalmente sono due remuneration diverse, due policy diverse, è davvero complicato."

Secondo lei andrà in porto l'Ops?

"No, a buon senso no, poi bisogna vedere gli azionisti. Sicuramente un fondo istituzionale non lo farebbe mai, però dipende appunto dalle intenzioni degli azionisti."

Chi potrebbe guidare la nuova entità combinata?

"So chi non potrà, nè l'attuale manager di Mps, nè Nagel."

Ops Mps, il commento di Marco Mazzucchelli

Marco Mazzuchelli, Presidente di Secofind Investment Office, commenta l’OPS di Monte dei Paschi su Mediobanca evidenziando che un’operazione simile non sarebbe avvenuta in altri mercati europei, ma riconoscendo le peculiarità italiane. Sul piano finanziario, cita i vantaggi fiscali, ma li considera una motivazione debole per una strategia di fusione. Industrialmente, le sinergie tra le due banche appaiono limitate, con Mediobanca focalizzata sulla produzione di prodotti finanziari e Montepaschi dotato di una rete di distribuzione importante ma non primaria. Mazzuchelli esprime perplessità sul metodo, ritenendo che il consolidamento bancario italiano dovrebbe avvenire in modo ordinato e non con dinamiche da "far west". Critica il ruolo ambiguo del Governo, che da un lato condanna operazioni simili in altri paesi ma di fatto legittima questa. Sui possibili ostacoli, sottolinea la difficoltà di Mediobanca nel difendersi per effetto della "passivity rule" e il prezzo inadeguato dell’operazione, che richiederebbe un rilancio significativo. Esclude l’intervento di un "cavaliere bianco" come Intesa Sanpaolo, che è più orientata a operazioni internazionali nell’asset management. Generali potrebbe ipoteticamente entrare in gioco, ma sarebbe "fanta-finanza". Infine, Mazzuchelli non vede l’operazione come una buona notizia per il sistema bancario italiano: anziché creare un terzo polo, rischia di distogliere l’attenzione del management dalle vere priorità economiche del paese.

Il CdA di Mediobanca boccia l'Ops

Il CdA di Mediobanca ha respinto l’Ops di Mps, definendola ostile, priva di razionale industriale e finanziario, e dannosa per la banca. L’offerta, sostenuta dal governo e da azionisti come Delfin e Caltagirone, mirava a creare un campione bancario nazionale, ma è stata ritenuta distruttiva di valore.

Mps, doppio downgrade causa calo in borsa

Mps crolla del 10,5% a 6,2 euro dopo il downgrade di Citi e Deutsche Bank, legato alle incertezze sull’OPS su Mediobanca, il cui CdA ha bocciato l’offerta. Citi abbassa il rating a "neutral" e Deutsche Bank a "hold", evidenziando sinergie limitate e rischi strategici. L’offerta implica uno sconto dell'11% su Mediobanca e potrebbe essere diluitiva nel primo anno, con benefici solo dal secondo. Le Dta per 1,3 miliardi rappresentano un punto di forza, ma il deal resta complesso e incerto.

L'Ops di Mps su Mediobanca

Mps ha lanciato il 24 gennaio un'OPS totalitaria su Mediobanca, offrendo 15,992 euro per azione con un concambio di 2.300 titoli Mps per ogni azione Mediobanca, per un valore totale di 13,3 miliardi di euro. L'assemblea è convocata per il 15 aprile 2025 per approvare l'aumento di capitale necessario. L'operazione, sostenuta da Jp Morgan e Ubs, punta a creare un polo bancario sovranista e rafforzare il controllo su Generali. Secondo le valutazioni di Mps l'acquisizione genererebbe sinergie per 700 milioni annui e permetterebbe l'uso accelerato di 2,9 miliardi di Dta. La mossa potrebbe riorganizzare il risiko bancario italiano, influenzando anche Unicredit e Banco Bpm.