Rinnovo CDA Ferrovie dello Stato, è testa a testa Ferraris - Donnarumma per il ruolo di AD; per Ferraris anche opzione NetCo
E' partita aperta tra Ferraris e Donnarumma, come accadde nel 2020 per il rinnovo di Terna, ma questa volta l'attuale AD potrebbe spuntarla considerando i progetti in corso a lungo termine da mettere a terra e l'esperienza per la quotazione. Ma c'è NetCo dietro l'angolo, progetto di enorme valenza nazionale, dove KKR ha indicato per la guida lo stesso Ferraris
E' partito il rush finale del Governo Meloni per il rinnovo dei CDA di aziende di rilievo nazionale, in primis i dossier CDP e Ferrovie dello Stato, oltre al gradimento dei manager di NetCo, i cui "tetris" dovrebbero trovare la soluzione già in questi giorni, ben prima delle elezioni europee
Per FS, 2 le opzioni sul tavolo: Luigi Ferraris e Stefano Donnarumma. Il primo è l'attuale Amministratore Delegato del Gruppo, il secondo è l'ex ad di Terna, subentrato allo stesso Ferraris, e che lo scorso anno era in lizza per diventare il ceo di Enel, salvo essere poi essere superato da Flavio Cattaneo.
In questo caso, più che in altri, un indirizzo per competenza per la nomina sarà indicato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che dovrà scegliere d'accordo con il Mef e ovviamente con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Nei mesi scorsi sembrava certa l'opzione "Ferrari-bis" per il Gruppo FS, mentre adesso la partita rimane aperta con un testa a testa con Stefano Donnarumma. Per ironia della sorte, si ripete la stessa situazione accaduta nel 2020 per il rinnovo dei vertici di Terna, dove Donnarumma subentrò a Ferraris.
Ferraris poi venne successivamente nominato ad del Gruppo ferrovie dello Stato Italiane, la cui notizia fu anticipata in esclusiva da il Giornale d'Italia.
Non è perciò la prima volta che i due si vedono in lizza per lo stesso posto ma, questa volta, Ferraris ha un'altra opzione sul tavolo - anticipata da il Giornale d'Italia aveva parlato lo scorso mese - ovvero quella di diventare amministratore delegato di NetCo, in quanto candidato da parte del fondo statunitense KKR (la presidenza invece sarebbe da tempo opzionata da Massimo Sarmi, salvo la possibilità di un cambio con Giovanni Gorno Tempini, in lizza fino a poche settimane fa per la presidenza della controllante Tim).
Il testa a testa Ferraris - Donnarumma
Per i vertici di FS, ecco la situazione dei 2 "concorrenti", entrambi manager di estrema qualità:
il rinnovo di Luigi Ferraris consentirebbe di assicurare una continuità nell'utilizzo dei fondi assegnati con il Pnrr (Fs è la principale assegnataria con circa 26 miliardi di euro di cui, a fine 2023, risultano spesi 8 miliardi, circa il 30%) da utilizzare in particolare per le nuove tratte ad alta velocità entro il 2026, pena la restituzione all'Europa dei soldi. Inoltre, in vista della possibile decisione del governo di avviare la quotazione del gruppo ferroviario, giova ricordare che l'attuale Ad del Gruppo Fs ha già guidato, con successo, le quotazioni di Enel Green Power, Terna e Poste Italiane.
l'opzione Stefano Donnarumma farebbe leva sulle passate esperienze in Bombardier e Alstom che lo hanno visto dal 1994 svolgere ruoli in ambito produzione componentistica autoveicoli/ferroviaria, dirigendo anche primari stabilimenti di produzione di veicoli ferroviari sul territorio italiano; inoltre in questo caso, più che in altri, un indirizzo per competenza per la nomina sarà appunto indicato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, avvicinatosi recentemente a Donnarumma dopo la presa di distanza da Fratelli d'Italia, che punta ad insediarlo in Piazza della Croce Rossa, quartier generale delle Fs.
Luigi Ferraris in pole per il ruolo di Ad di NetCo (Tim)
E' Luigi Ferraris, attuale Ad di Ferrovie dello Stato, il nome individuato da Kkr per la carica di amministratore delegato di Netco (Tim), nella quale dovrebbero confluire la rete dell'ex incumbent e la Open Fiber. Il cacciatore di testa Spencer Stuart ha infatti selezionato, per conto del fondo americano, la lista delle prime linee della nuova società della rete che sarà ceduta a Kkr da Tim per 19 miliardi di euro entro l'estate. Lista che, a differenza delle opzioni circolate nei giorni passati, non include anche lo stesso Donnarumma, dato fino a poche settimane fa come opzione alternativa per la guida di NetCo.