First Republic Bank, prima del crollo i vertici della banca Usa hanno venduto azioni per 12 mln di Usd
All’inizio di quest’anno il presidente esecutivo della banca americana, James Herbert II, avrebbe venduto azioni per 4,5 milioni di dollari
Intuito? Oppure sapevano? Uhm. Più probabile la seconda. I dirigenti di First Republic Bank hanno venduto milioni di dollari in azioni della banca statunitense nei mesi che hanno preceduto il collasso della banca, verificatosi questa settimana. Secondo il Wall Street Journal, negli ultimi mesi i vertici della banca si sono liberati di partecipazioni azionarie del valore di 11,8 milioni di dollari. Il presidente esecutivo della banca, James Herbert II, in particolare, avrebbe venduto azioni della banca per 4,5 milioni di dollari all’inizio di quest’anno. Le vendite interne sono passate perlopiù sottotraccia, dal momento che la First Republic Bank è l’unica azienda dell’S&P 500 a segnalare tali vendite alla Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) anziché al regolatore del settore, la Securities and Exchange Commission (Sec). Signature Bank, collassata domenica, era a sua volta esentata dalle segnalazioni alla Sec.
Undici banche Usa vanno in soccorso di First Republic Bank con 30 miliardi di dollari
Intanto un gruppo di undici banche statunitensi ha annunciato depositi complessivi per 30 miliardi di dollari nei confronti di First Republic Bank, per evitare il collasso dell’istituto di credito a causa delle pressioni derivanti dal recente fallimento di Silicon Valley Bank, la settimana scorsa. In una nota congiunta, le banche hanno precisato che Bank of America, Citigroup, Jp Morgan e Wells Fargo hanno accettato di fornire cinque miliardi di dollari ciascuna. Goldman Sachs e Morgan Stanley contribuiranno con 2,5 miliardi ciascuna, mentre Bny Mellon, Pnc Bank, State Street, Truist e Us Bank con un miliardo a testa.
Tesoro, Fed e Federal Deposit Insurance Corporation: “Il sistema bancario Usa è resiliente”
Nel comunicato, gli istituti di credito sottolineano l’importanza delle banche di piccole e medie dimensioni per il corretto funzionamento del sistema finanziario Usa, affermando che il provvedimento “dimostra il nostro impegno ad aiutare tutti gli istituti del Paese ad operare al meglio per i propri clienti e per le comunità in cui operano”. La notizia è stata accolta positivamente dalla segretaria al Tesoro, Janet Yellen; dal governatore della Federal Reserve, Jerome Powell; e dal presidente della Federal Deposit Insurance Corporation (l’ente federale preposto all’assicurazione sui depositi bancari), Martin Gruenberg. “Si tratta di una misura che dimostra ancora una volta la resilienza del sistema bancario statunitense”, si legge in un comunicato congiunto.