Intesa Sanpaolo: cresce del 42% l’interscambio commerciale tra Piemonte e Russia, superati i valori pre-Covid
Gros Pietro (Intesa Sanpaolo): “La collaborazione tra Italia e Russia è storica e stabile e ci sono le basi per dei vantaggi reciproci anche per l’innovazione”
La collaborazione tra l’Italia e la Russia porta numeri positivi per questa prima parte del 2021. I nuovi dati sono stati presentati in occasione del VII Seminario Italo-Russo di Torino, organizzato da Conoscere Eurasia, in collaborazione con lo SPIEF e la Fondazione Roscongress, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e lo Studio legale Gianni & Origoni.
Interscambio Italia-Russia: il Piemonte quarta regione italiana per export verso la Russia
Nel primo semestre dell’anno l’interscambio è cresciuto del 42% sul 2020 a oltre 400 milioni di euro, superando abbondantemente i valori pre-Covid, grazie alla spinta dell’export. Risultato in linea anche per la provincia di Torino che rappresenta il 43% dell’interscambio
La prima metà dell’anno vede un incremento a doppia cifra dell’interscambio commerciale tra il Piemonte e la Federazione Russa. Nei primi sei mesi del 2021 l’interscambio è cresciuto del 42% (400,6 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2020 (€ 282,0 mln), superando abbondantemente i livelli pre-Covid (€ 328,7 mln nel primo semestre del 2019, +22%).
Italia-Russia, Gros Pietro (Intesa Sanpaolo): “La Russia può rappresentare per l’Italia un partner per la crescita, ciascuno sulle proprie posizioni”
Gian Maria Gros Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo a Il Giornale d’Italia, sul Seminario Italo-Russo L’Innovazione motore dell’economia: “La collaborazione tra Italia e Russia è un fatto storico e stabile. Sono due paesi che hanno strutture economiche complementari, hanno sempre avuto una collaborazione che nonostante le variazioni delle condizioni economiche e anche politiche internazionali, ha sempre rispettato i rispettivi punti di vista. Intesa Sanpaolo è presente in Russia dal 1973 con una banca commerciale italiana e da allora la nostra presenza non ha fatto che continuare a crescere. Io personalmente sono stato più volte a Mosca e a San Pietroburgo e apprezzo la capacità di sviluppo della Russia alla quale noi possiamo collaborare. Certamente la Federazione russa può rappresentare per l’Italia un partner per la crescita, ciascuno sulle proprie posizioni.”
“L’innovazione è importante, noi siamo qui nel Centro direzionale di Intesa Sanpaolo, il nostro Innovation center è qui al 31esimo piano. La Russia dispone di tecnologie avanzate in determinati settori, l’Italia è uno dei grandi esportatori mondiali di macchinari e tecnologie di produzione, non solo ovviamente siamo avanzati anche nelle tecnologie mediche, della trasmissione, dell’intelligenza artificiale che sviluppiamo anche qui. Ci sono quindi le possibilità di collaborazione per il vantaggio reciproco.”
Fallico (Banca Intesa Russia e Associazione Eurasia): “Cresce l'interscambio tra Russia e Italia ma ci sono potenzialità ancora inespresse”
Antonio Fallico, Presidente Banca Intesa Russia e dell’Associazione Eurasia a Il Giornale d’Italia sul Seminario Italo-Russo “L’innovazione motore dell’economia”: “Soprattutto con la regione Piemonte c’è stato un balzo del 42% e andiamo così a livelli superiori al pre-Covid. Per quanto riguarda questa regione i settori maggiormente cresciuti sono gli alimentari e le macchine utensili. Il linea generale per quanto riguarda i rapporti con l’Italia la voce dominante sono proprio le macchine utensili.”
“Questo interscambio è all’insegna dell’innovazione perché ormai la tecnologia obsoleta non serve più a nessuno e le aziende italiane da quello che vediamo si sono bene attrezzate per affrontare i nuovi tempi. Da questi dati è venuto fuori che le potenzialità sono ancora inespresse, quindi noi riteniamo che queste sono ben maggiori di quello che si è già realizzato, quindi questo è un incentivo per superare tutte le difficoltà di carattere tecnico e geopolitico che ci sono per privilegiare il business e la diplomazia del business.”
I dati sono stati elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo1 per l’Associazione Conoscere Eurasia, in occasione del VII Seminario Italo-Russo di Torino, dal titolo “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione”, organizzato da Conoscere Eurasia, in collaborazione con il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) e la Fondazione Roscongress, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e lo Studio legale Gianni & Origoni.
Nel dettaglio, da gennaio a giugno 2021 l’export delle aziende piemontesi è cresciuto del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 377,1 mln vs € 264,7 mln), anche in questo caso superando i valori pre-pandemici del 28% (€ 293,5 mln in 1H 2019). I settori protagonisti della ripresa2 sono stati: alimentari e bevande (€ 102,1 mln, 27% del totale dell’export regionale), macchine e apparecchi (€ 87,2 mln, 23% del totale) e mezzi di trasporto (€ 46,9 mln, 12% del totale) che, nel complesso, rappresentano il 62% delle esportazioni verso Mosca. Le relazioni commerciali tra le due aree sono particolarmente significative, in quanto il Piemonte è la quarta regione italiana per export verso la Russia (€ 639,3 mln nel 2020). Altrettanto importante, però, è stata la crescita dell’import nei primi sei mesi dell’anno: +36% (da € 17,2 mln a € 23,5 mln su base tendenziale), spinta soprattutto da metalli di base e prodotti in metallo (26% del totale delle importazioni), legno e prodotti in legno (24% del totale) e articoli in gomma e materie plastiche (18% del totale).
Sulla stessa falsariga dei dati registrati a livello regionale anche l’interscambio commerciale tra la provincia di Torino e la Russia che risulta in forte crescita nel primo semestre dell’anno: +38% rispetto allo stesso periodo del 2020 (da € 124,0 mln a € 171,1 mln) e +24% rispetto a gennaio-giugno 2019 (€ 137,6 mln). Particolarmente positivo il dato riferito alle esportazioni che non hanno mai smesso di crescere neppure durante la pandemia, registrando un +37% sui primi sei mesi del 2020 (da € 120,6 mln a € 165,6 mln) e un +40% rispetto allo stesso periodo del 2019 (€ 117,9 mln). Torino e provincia rivestono un peso molto importante, in quanto rappresentano il 43% del totale dell’interscambio regionale.