Prima del Teatro alla Scala, 11 minuti di applausi per la Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitri Sostacovic, incasso da oltre €2,6mln

Oltre agli 11 minuti di applausi per la prima del Teatro alla Scala, il successo economico parla chiaro: La Lady Macbeth ha raggiunto un incasso definitivo di 2.679.482 euro, superando La Forza del destino dello scorso anno e Don Carlo del 2023

La Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitri Sostacovic ha inaugurato la nuova stagione del Teatro alla Scala ed è stata accolta da ben 11 minuti di applausi ininterrotti, segno di un entusiasmo pieno e compatto da parte del pubblico milanese. Nessun dissenso dal loggione né dai palchi, mentre il Piermarini registrava un incasso record che supera i 2,6 milioni di euro, il più alto nella storia delle prime scaligere.

Prima del Teatro alla Scala, 11 minuti di applausi per la Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitri Sostacovic, incasso da oltre 2,6mln

Oltre agli 11 minuti di applausi per la Prima del Teatro alla Scala, il successo economico parla chiaro: La Lady Macbeth ha raggiunto un incasso definitivo di 2.679.482 euro, superando La Forza del destino dello scorso anno e Don Carlo del 2023. Una risposta calorosa a una scelta musicale complessa e tutt’altro che consolatoria, accolta invece con piena maturità dagli spettatori.

A sottolineare il valore culturale dell’evento è stato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. “La Prima della Scala è, come ogni anno, un momento che unisce Milano al mondo. Con Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, il Teatro ha scelto di aprire la stagione con un'opera di grande forza drammatica e di straordinaria attualità”, ha dichiarato commentando la serata. E ancora: “La regia, la direzione musicale e l'interpretazione del cast restituiscono tutta la complessità emotiva e sociale del capolavoro Sostalovic, offrendo al pubblico uno spettacolo potente, capace di far riflettere e di emozionare”. Sacchi ha poi sottolineato come la Scala “conferma così il suo ruolo di istituzione culturale internazionale, capace di osare, di proporre letture moderne del repertorio e di mantenere saldo il dialogo fra tradizione e innovazione”. Una prima che, conclude l’assessore, “rende orgogliosa la città e apre una stagione ricca di proposte artistiche di altissimo livello”.

Accanto al trionfo musicale, la Prima della Scala ha come sempre catalizzato l’attenzione del mondo della moda e dello spettacolo. Moltissimi ospiti hanno scelto di omaggiare Giorgio Armani, scomparso lo scorso 4 settembre. “Anche io, perché lo ricordiamo tutti e lo ricorderemo ancora a lungo – ha detto Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda – Ha lasciato talmente una sua fortissima impronta per cui è sempre con noi ed è con noi stasera attraverso i suoi stupendi abiti”. Capasa ha però voluto ricordare anche il valore dei numerosi designer italiani che continuano a rappresentare l’eccellenza creativa del Paese.

La maison del “Re Giorgio” ha vestito un gran numero di protagonisti della serata: Pierfrancesco Favino in smoking Giorgio Armani e Anna Ferzetti in una creazione scura; l’étoile Nicoletta Manni e il primo ballerino Timofej Andrijashenko; le prime ballerine Virna Toppi, Martina Arduino, Alice Mariani e Antonella Albano, tutte in abiti o completi della maison; Chiara Bazoli, compagna del sindaco Giuseppe Sala, in un raffinato Giorgio Armani Privé in velluto nero; Anna Olkhovaya e Barbara Berlusconi con un vintage Armani. In Versace invece un elegantissimo Mahmood, al debutto scaligero, mentre Achille Lauro ha scelto un look Dolce & Gabbana completato da una spilla brillante a forma di fiore.

Tra gli ospiti che hanno varcato la soglia del Piermarini: Roberto D’Agostino, lo chef Davide Oldani, il direttore generale dell’Inter Giuseppe Marotta, la manager di Oaktree Katherine Ralph, Claudio Descalzi, Stefano Boeri, Renato Mazzoncini, Claudio Durigon, Federico Mollicone, Federico e Paolo Romani, Dominique Meyer e la modella Ilaria Capponi.