NERONE - Storia de Roma Antica, Cap. XXIX - Nerone resta famoso per aver incendiato Roma, ma non c'è certezza storica.
La “Storia de Roma Antica” scritta in sonetti in dialetto romanesco (con approfondimenti storici curati dall'Autore).
Nerone è probabilmente l'imperatore più famoso al mondo per aver incendiato Roma, ma non c'è certezza storica. Di sicuro ci lascia una magnifica Domus Aurea.
Capitolo XXIX
NERONE
Nero fu più matto de Caligola
che nominò ‘n cavallo senatore:
mise Roma sopra ‘na graticola
perché voleva esse’ ‘n costruttore¹,
e pe’ curiosità squartò la matre
solo pe’ sentisse puro dottore²!
Penzà che lei j’aveva ucciso ‘r patre
pe’ fallo diventà imperatore³:
bella famija, tutta casa e cchiesa…
S’unireno, pe’ fa’ ffinì l’eccessi,
senato e pretoriani: “L’intesa
tra noi c’è, e nun zerveno processi
perché l’Urbe è stata troppo offesa:
deve finì a l’ombra dei cipressi.”
NOTE:
¹ Anche se la notizia non è storicamente certa, fu Nerone che nel 64 fece incendiare Roma per poterla ricostruire con case di suo gradimento.
² Si dice, ma anche in questo caso la notizia non è certa, che fece squartare la madre Agrippina curioso di vedere dove stava prima della nascita.
³ Agrippina fece uccidere suo marito Claudio, che era patrigno e zio di Nerone, per accelerare la nomina a imperatore di suo figlio.
PARAFRASI - NERONE
Nerone fu più pazzo di Caligola che aveva nominato senatore il suo cavallo: mise Roma sopra una graticola perché voleva essere un costruttore, e per curiosità squartò la madre solo per sentirsi anche dottore! E pensare che lei gli aveva ammazzato il padre per fare in modo che diventasse imperatore: bella famigliola, tutta casa e chiesa... Il senato e i pretoriani si unirono per interrompere le sue follie: “Siamo d’accordo, non servono processi perché l’onore dell’Urbe è stato offeso troppo: Nerone deve finire all’ombra dei cipressi (di un cimitero).”