Famiglia nel bosco Palmoli, avvocato Solinas: “Genitori pronti a rivedere alcune posizioni per riavere figli", verso adesione a obbligo scolastico

L’avvocato Danila Solinas, che assiste la coppia dei genitori dei 3 bambini allontanati da Palmoli, conferma una fase di piena apertura e disponibilità. Dopo l’ordinanza del Tribunale dei minori, i genitori hanno iniziato a rivedere diversi aspetti del loro stile di vita per favorire un più rapido rientro dei figli a casa

La “famiglia nel boscodi Palmoli compie un nuovo passo verso il ricongiungimento con i 3 figli. I genitori anglo-australiani, assistiti dall’avvocato Danila Solinas, si dicono pronti a modificare alcune delle loro posizioni per rispondere alle richieste del Tribunale dei minori dell’Aquila. “Catherine e Nathan Trevallion stanno dimostrando la più totale collaborazione. Spero che il Tribunale accolga con favore tutti gli elementi nuovi emersi a seguito dell'ordinanza”, afferma la legale. Sul tavolo anche l’adesione all’obbligo scolastico, nodo centrale dell’intera vicenda.

Famiglia nel bosco Palmoli, avvocato Solinas: “Genitori pronti a rivedere alcune posizioni per riavere figli", verso adesione a obbligo scolastico

L’avvocato Danila Solinas, che assiste la coppia dei genitori dei 3 bambini allontanati da Palmoli, conferma una fase di piena apertura e disponibilità. Dopo l’ordinanza del Tribunale dei minori, i genitori hanno iniziato a rivedere diversi aspetti del loro stile di vita per favorire un più rapido rientro dei figli a casa. La legale ribadisce che "tutti i passaggi fatti mostrano la volontà di collaborare" e di rispondere puntualmente alle criticità segnalate dai servizi sociali e dall’autorità giudiziaria.

I 3 minori si trovano da 20 giorni in una casa famiglia a Vasto, dove ogni giorno ricevono la visita della madre durante i pasti. Nelle ultime ore, nella struttura si sono presentati anche due rappresentanti dell’Ambasciata d’Australia, segnale della rilevanza internazionale assunta dalla vicenda. L’incontro, avvenuto alla presenza dei legali, della tutrice Maria Luisa Palladino e della curatrice speciale Marika Bolognese, aveva lo scopo di chiarire il quadro complessivo della situazione. Al momento non vengono valutate ipotesi alternative, come un possibile rientro in Australia della madre con i bambini.

Resta centrale la questione dell’obbligo scolastico, uno dei punti alla base dell’allontanamento insieme alla presunta insalubrità dell’abitazione, alle presunte "irregolarità vaccinali" e alla mancata socializzazione, temi, gli ultimi 2 che dovrebbero rappresentare una libera scelta. La tutrice ha confermato che si "sta tentando di prorogare" la permanenza dei bambini "ma di poco, solo per ragionare con i genitori sull'obbligo scolastico previsto dal nostro ordinamento". Secondo la difesa, la questione può essere affrontata anche ricordando che l’istruzione parentale è prevista dalla legge italiana, seppur con specifici requisiti di idoneità.

Durante l’udienza del 4 dicembre, i legali hanno presentato documentazione relativa a una nuova soluzione abitativa, messa temporaneamente a disposizione da un imprenditore locale e ritenuta più adeguata. Si tratta di uno degli elementi che il Tribunale dovrà valutare insieme alle altre integrazioni fornite, nell’ottica di assicurare un ambiente idoneo ai minori.

Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila si è riservato la decisione sulla possibile revoca dell’ordinanza di allontanamento. Se il provvedimento dovesse essere confermato, la vicenda proseguirà nell’udienza già fissata per il 16 dicembre davanti alla Corte d’appello dell’Aquila, dove il ricorso verrà discusso nel merito.