09 Dicembre 2025
Carabinieri
Infermiere napoletano 47enne sequestra in casa la convivente, la droga con farmaci rubati nell'ospedale in cui lavora e la picchia selvaggiamente. La donna, ridotta una maschera di sangue, colpita ad una mano con un bisturi, è stata salvata dai carabinieri.
È notte fonda quando al numero di emergenza dei carabinieri arriva una telefonata allarmante. La carabiniere di turno sente le urla rabbiose di un uomo e il pianto di una donna assieme a inequivocabili rumori di mobili e suppellettili rovesciate. L'indirizzo del chiamante, un parco di Marano di Napoli, nella periferia nord della città metropolitana, è già noto ai militari dell'arma che in pochi minuti arrivano sul posto.
All'indirizzo segnalato i Carabinieri trovano una scena da film horror: la porta e l’interno dell’ascensore sporchi di sangue. E sangue c'è anche sul pianerottolo e sulla porta dell’abitazione, tanto che i militari pensano al peggio. Bussano e dall'interno si sente un pianto disperato. La porta si apre quel tanto che consente ai militari di irrompere in casa. L’uomo, un infermiere 47enne, tenta di opporsi ma i carabinieri lo bloccano. La donna è rannicchiata in un angolo e perde vistosamente sangue. Viene immediatamente allertato il 118.
"Aiutatemi. Questo oggi mi ammazza - dice la donna ai carabinieri, tra le lacrime - mi sta picchiando da ore, mi costringe ad assumere sedativi per farmi dimenticare cosa succede".
In casa i carabinieri hanno rinvenuto boccette di sedativi e ansiolitici. La donna presenta evidenti ematomi sulla gamba destra, all’altezza dell’occhio destro e al gomito sinistro oltre ad un taglio da arma bianca sul palmo della mano sinistra e segni rossi al collo compatibili con un tentativo di strangolamento.
Da quanto accertato dai carabinieri, la donna è stata ferita alla mano sinistra con un bisturi, trovato e sequestrato, presa a calci e pugni e colpita con una borraccia in metallo. Nell’abitazione, oltre a diverse macchie di sangue, anche ciocche di capelli strappati.
Nell'abitazione i carabinieri hanno rinvenuto boccette di sedativi e ansiolitici. Per i carabinieri i farmaci a base di benzodiazepina sarebbero stati rubati dall'uomo nell’ospedale in cui lavora e utilizzati per narcotizzare la vittima.
La donna aveva già denunciato episodi di maltrattamenti da parte del compagno ed era già stato attivato il codice rosso. Per lei 20 giorni di prognosi per contusioni e la frattura chiusa di una costola anche se saranno necessari ulteriori accertamenti diagnostici.
Il 47enne è stato arrestato e tradotto in carcere.
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