Michele Emiliano chiede rientro in magistratura dopo 22 anni con promozione e aumento di stipendio da 3500 a 7mila euro al mese

Emiliano chiede il rientro in magistratura dopo 22 anni e punta alla settima professionalità: "Ho diritto agli stessi scatti dei miei pari". Ora decide il Csm

L'ex governatore della Regione Puglia ed ex sindaco di Bari Michele Emiliano chiede di poter rientrare in magistratura dopo 22 anni di carriera politica, con tanto di promozione alla settima fascia e un aumento di stipendio dai 3500 euro al mese a 7000.

Michele Emiliano chiede rientro in magistratura dopo 22 anni con promozione e aumento di stipendio da 3500 a 7mila euro al mese

Dopo oltre vent’anni trascorsi lontano dalle aule giudiziarie, Michele Emiliano tenta il rientro in magistratura e chiede di farlo dalla porta principale. L’ex sindaco di Bari ed ex presidente della Regione Puglia, oggi 66enne, ha presentato al Consiglio giudiziario di Bari una richiesta di reintegro a pieno titolo nella carriera da cui si era autosospeso nel 2003 per entrare in politica. E chiede di rientrare direttamente alla settima professionalità, la più alta prevista, saltando così gli scatti maturati nel frattempo dai colleghi rimasti in ruolo.

Quando lasciò la toga, Emiliano era un sostituto procuratore collocato alla quarta professionalità su sette. Oggi chiede che gli vengano riconosciuti gli avanzamenti ottenuti da chi era allora al suo stesso livello, sostenendo di avere diritto allo stesso trattamento economico e di carriera. La promozione alla settima fascia comporterebbe per lui un ingente aumento di stipendio: dagli oltre 3500 euro netti che percepiva vent’anni fa a circa 7 mila euro al mese, pur sempre meno degli 11mila che guadagnava come governatore.

La pratica, ora al vaglio del Consiglio giudiziario, dovrà passare poi alla Quarta commissione del Csm e infine al Plenum. Un iter complesso, soprattutto perché Emiliano, lontano dalla magistratura da due decenni, non ha potuto allegare documenti recenti di attività giudiziaria. Nella richiesta ha quindi inviato atti amministrativi, provvedimenti e materiali accumulati durante la sua lunga carriera politica, sperando che possano essere considerati indicatori di competenze assimilabili ai criteri richiesti dalla magistratura: indipendenza, imparzialità, capacità, impegno e diligenza.

Il ritorno alle toghe arriva in un momento delicato della carriera politica dell’ex governatore. Dopo il netto rifiuto di Antonio Decaro a mantenerlo nell’orbita della nuova amministrazione regionale e con poche prospettive immediate nei palazzi della politica, Emiliano sembra guardare alla magistratura come al suo approdo naturale. Non esclude però un ritorno in politica in futuro, forse già nel 2027, quando si voterà per le elezioni politiche.

La decisione finale spetterà al Csm, che dovrà stabilire se un ventennio lontano dalle procure possa essere compensato dalla documentazione presentata e se le condizioni chieste da Emiliano siano compatibili con le regole della carriera giudiziaria.