Rapporti sessuali, Vaticano insiste su monogamia, ma apre a sesso libero non soltanto a fini di procreazione: “Rafforza legame di coppia”

Con la Nota pubblicata lunedì 24 novembre, il Vaticano riafferma la monogamia come modello fondativo del matrimonio cristiano, definendo la sessualità una “unione unica ed esclusiva tra una sola donna e un solo uomo”

Nella nuova Nota diffusa dal Dicastero per la Dottrina della Fede e approvata da Papa Leone, il Vaticano insiste sulla centralità della monogamia, ma introduce una significativa apertura sul significato della sessualità all’interno del matrimonio. Non più soltanto finalizzato alla procreazione, il sesso viene descritto come forza capace di consolidare il legame di coppia.

Rapporti sessuali, Vaticano insiste su monogamia, ma apre a sesso libero non soltanto a fini di procreazione: “Rafforza legame di coppia”

Con la Nota pubblicata lunedì 24 novembre, il Vaticano riafferma la monogamia come modello fondativo del matrimonio cristiano, definendo la sessualità una “unione unica ed esclusiva tra una sola donna e un solo uomo”. Una formulazione che, secondo il documento, rispecchia l’essenza stessa del sacramento e ne costituisce uno dei pilastri. Il testo ricorda infatti che “‘una sola carne è il modo in cui la Bibbia esprime l’unità matrimoniale”, pur riconoscendo che tale prospettiva possa apparire “strano o controcorrente”. Per chiarire il punto, viene evocata l’immagine agostiniana: “Dammi un cuore che ama, e capirà ciò che dico”.

Il Dicastero affronta in modo diretto le pratiche relazionali alternative, sostenendo che “la poligamia, l’adulterio o il poliamore si fondano sull’illusione che l’intensità del rapporto possa trovarsi nella successione dei volti”. Una dinamica, spiegano i teologi, che rischia di svuotare il senso autentico della relazione: “il numero dissolve il nome”. Per questo, la Nota insiste sulla necessità di comprendere la monogamia non come limite, ma come possibilità di profondità affettiva.

Un punto centrale riguarda la libertà individuale nella coppia. L’appartenenza reciproca non deve trasformarsi in possesso né in controllo, e la richiesta da parte di uno dei coniugi di “un momento di riflessione, o qualche spazio abituale di solitudine o di autonomiaviene definita parte fisiologica e sana della vita matrimoniale. La fiducia, più che il controllo, diventa dunque il cardine del rapporto, nella consapevolezza che “il coniuge non può raggiungere uno spazio che può essere solo di Dio”.

La Nota sottolinea che la relazione non annulla la persona, ma ne riconosce complessità, vulnerabilità e libertà. L’amore esclusivo viene descritto come cura “delicata” e come un “santo timore di profanare la libertà dell’altro”, un invito esplicito a evitare dinamiche di gelosia, imposizione psicologica o dipendenza affettiva.

Uno dei passaggi più innovativi riguarda però la sessualità, presentata come parte essenziale del fine unitivo del matrimonio: non si riduce alla procreazione, ma rafforza il legame tra i coniugi. La Nota avverte che, se vissuta in chiave individualistica o consumistica, “il piacere lascia più insoddisfatti e il sentimento di vuoto e solitudine diventa più amaro”. Al contrario, l’unione fisica radicata nella donazione di sé viene descritta come motore di un’intimità più autentica, espressa in quellaamicizia coniugaleche comprende conoscenza, complicità, tenerezza e cura.

Il documento cita anche Papa Francesco, ricordando che “Dio stesso ha creato la sessualità, che è un regalo meraviglioso”. Offrire sé stessi all’altro “non implica una svalutazione del piacere sessuale”, ma lo rende “più intenso, più ricco e più appagante”. Una linea teologica che ribadisce la visione della Chiesa: la sessualità non è un tabù, ma un linguaggio dell’amore maturo.

La Nota si chiude valorizzando il significato umano e spirituale dell’unione sessuale come scelta consapevole, che coinvolge corpo e interiorità. Vissuta nella sua pienezza, la sessualitànon è più lo sfogo di un bisogno immediato”, ma un incontro che permette alla persona di liberare il cuore “da traumi, paure, angosce, ansie, sentimenti di solitudine”.