3 figli tolti ai genitori che vivono nel bosco a Chieti, imprenditore Gino Russo pagherà spese legali: "La famiglia è l'unica istituzione"

Gino Russo sosterrà tutte le spese di patrocinio legale: "Se non aiutiamo ora la famiglia come unica istituzione qualsiasi sia il loro stile di vita che senso avrà la società?"

La vicenda della famiglia anglo-australiana stabilitasi nei boschi di Palmoli, a Chieti, con i tre bambini trasferiti d’ufficio in una casa famiglia, a pagamento degli italiani, su decisione della magistratura, ha stupito tutti ed è all'attenzione del governo e non si esclude che dal Ministero della Giustizia possano essere inviati gli ispettori per fare luce sulle esclusive misure del Tribunale per i minorenni dell’Aquila che intanto ha stabilito l’allontanamento dai genitori dei bambini con residenza affidata ad una comunità.


Alla notizia dell'invio degli ispettori per fare luce sulle misure del Tribunale per i minorenni dell’Aquila alcune associazioni a tutela delle persone e dei bambini hanno già annunciato: "Siamo senza parole così, pronti ad andare in Abruzzo per capire il perché di questa discriminazione giudiziaria". Intanto Napoli fa eco a tutti quelli che si sono dissociati ed opposti all’intervento del tribunale abruzzese e ieri sera si è messa in moto la macchina della solidarietà da parte società civile. Un imprenditore creatore di un famoso brand di profumi internazionale, ha offerto e concordato di pagare totalmente le spese ed organizzazione della difesa della famiglia tramite il patrocinio del suo avvocato napoletano esperto in materia e del suo studio legale Pisani & Pisani di Napoli altrettanto noto per la difesa dei diritti delle persone.

Gino Russo, il facoltoso imprenditore napoletano, famoso come l’icona della bellezza partenopea che rappresenta, che prima di esser applaudito da tutti voleva restare anonimo, e spera di poter presto sapere che questa famiglia è tornata unita anche con nuove abitudini e stili di vita se necessari, sosterrà tutte le spese di patrocinio legale. Precisa che ha cercato contatti telefonicamente ieri con conoscenti della famiglia e che lunedì mattina si recherà in Abruzzo per accompagnare l’avvocato che inizierà a raccogliere notizie e assumerà e la difesa dei diritti della famiglia e dei minori. Anche a nome delle associazioni decise ad intervenire nei procedimenti ad adiuvandun dei destinatari del provvedimento giudiziale.

Non ho necessità di pubblicizzare il mio nome, per grazia di Dio rendo il bene che io stesso ho ricevuto, il mio gesto è semplicemente un atto di umanità e un richiamo alle Istituzioni perché si occupino realmente dei diritti dei ragazzi e dei bambini. Quale futuro sarà destinato a loro lontano dai genitori e trattati come delinquenti, mi chiedo, mentre anche alle porte di Napoli, come in tutta iIalia, fuori alle stazioni e nei campi rom gli stessi bambini e ragazzi sono abbandonati tra i rifiuti e cartoni e sono cresciuti come manovalanza della delinquenza e nessun tribunale li toglie ai loro genitori. O mentre scappano dalle case -famiglia affidatarie vittime di guerre legali tra i genitori e finiscono per drogarsi o peggio”.

Se non aiutiamo ora la famiglia come unica istituzione – continua l’imprenditore -benefattore – qualsiasi sia il loro stile di vita che senso avrà la società? Mi impegnerò con i miei mezzi, perché penso che questi tre bambini abbiano il diritto sacrosanto di stare con i propri genitori, se c’è qualcosa che può essere migliorato nella loro vita ciò va deciso in sintonia con i genitori non strappandoli come dei criminali. Tra l’altro mi ha spiegato l’avvocato che costa meno dare una casa alla famiglia che pagare con i soldi dei contribuenti giuristi, addetti ai lavori e casa famiglia per tre bambini quando invece i valori da tutelare sono quelli umani e familiari".

Di avv. Angelo Pisani