Criminalità Italia 2024, Milano ancora maglia nera con furti, rapine e violenze sessuali, 6952 denunce ogni 100mila abitanti, oltre 7mila nel 2023

Il capoluogo lombardo ancora in testa nel nuovo indice della criminalità. Le denunce diminuiscono, ma la densità di reati resta la più alta del Paese. Firenze e Roma completano il podio. Da segnalare sul territorio nazionale l’aumento dei minori coinvolti in reati (+16%) e degli stranieri denunciati (+8,1% rispetto al 2019)

Milano si conferma, anche nel 2024, la città con il più alto numero di reati in rapporto alla popolazione. È quanto emerge dal nuovo indice della criminalità pubblicato il 3 novembre, basato sulle denunce registrate dalle forze dell’ordine ogni 100mila abitanti. Nel capoluogo lombardo sono state contate 6.952 denunce ogni 100mila residenti, pari a oltre 225mila reati complessivi in un anno. Una cifra leggermente inferiore rispetto al 2023, quando erano oltre 7mila, ma comunque sufficiente per mantenere Milano al primo posto della classifica nazionale. Seguono Firenze (oltre 6.500 denunce) e Roma, mentre Bologna, Rimini e Torino occupano le posizioni immediatamente successive.

All’estremo opposto, Benevento, Potenza e Oristano risultano le province più “sicure” d’Italia. Nel complesso, le città metropolitane concentrano quasi la metà dei reati registrati (47,9%), in crescita rispetto al decennio 2009-2019, quando l’incidenza media era del 44,5%.

Criminalità Italia 2024, Milano ancora maglia nera con furti, rapine e violenze sessuali

Il primato milanese è legato soprattutto ai reati predatori: furti, scippi e rapine. La città si conferma prima per rapine in strada, seconda per furti con strappo e terza per borseggi e furti con destrezza, un dato in aumento rispetto all’anno precedente.

Più contenuti invece i numeri dei furti in abitazione, per i quali Milano scende al 43° posto nazionale, e delle rapine in casa (39° posto). È invece terza per violenze sessuali e in crescita le truffe online. Un altro dato preoccupante riguarda le violenze sessuali: con 21 denunce ogni 100mila abitanti, Milano è terza in Italia. Sul fronte delle truffe informatiche, la città sale al nono posto, con quasi 20mila denunce in un anno.

Si confermano elevati anche i casi di danneggiamento (oltre 32mila, secondo posto nazionale) e di reati legati agli stupefacenti, soprattutto allo spaccio, dove Milano è terza. Molto più rari i casi di usura (solo cinque denunce) e contrabbando (nessuno registrato nel 2024). La città è infine al 16° posto per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, e al 31° per lesioni personali volontarie.

I dati nazionali: reati in leggero aumento, ma lontani dai livelli del 2014

Nel complesso, in Italia nel 2024 sono stati denunciati 2,38 milioni di reati, in crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente. La microcriminalità rappresenta la fetta più consistente: i furti costituiscono il 44% del totale, con aumenti nei furti in casa e di auto.

In crescita anche le violenze sessuali (+7,5%), i reati legati alla droga (+3,9%) e le lesioni volontarie (+5,8%), mentre calano contrabbando (-38%), incendi (-5,3%) e truffe informatiche (-6,5%).

Da segnalare l’aumento dei minori coinvolti in reati (+16%) e degli stranieri denunciati (+8,1% rispetto al 2019). Un arrestato su quattro per rapina in strada è minorenne, e gli stranieri rappresentano oltre un terzo dei denunciati complessivi — percentuale che supera il 60% nei furti e scippi.