Omicidio Luciana Ronchi a Milano, l'ex compagno Luigi Morcaldi ai pm durante interrogatorio: “Sono un assassino e un fallito”
Morcardi ha raccontato il suo “fallimento di vita, di relazione, che poi è diventato anche economico”. Un crollo che, a suo dire, avrebbe avuto origine nella fine della relazione con l’ex compagna
“Sono un assassino e un fallito... è stato un momento, l'ho vista e... non so spiegare perché l'ho fatto”. Così, in lacrime, Luigi Morcaldi, 64 anni, ha confessato l’omicidio di Luciana Ronchi, 62, accoltellata a morte ieri mattina in strada, nel quartiere Bruzzano, a Milano. Davanti ai pm Leonardo Lesti e Giovanni Tarzia e agli investigatori della Polizia Locale, l’uomo ha ricostruito un dramma personale fatto di rancori, fallimenti e disperazione.
Omicidio Luciana Ronchi a Milano, il suo ex marito Luigi Morcaldi ai pm durante interrogatorio: “Sono un assassino e un fallito”
Morcaldi ha raccontato il suo “fallimento di vita, di relazione, che poi è diventato anche economico”. Un crollo che, a suo dire, avrebbe avuto origine nella fine della relazione con l’ex compagna — i 2 non erano sposati, a differenza di quanto inizialmente emerso — e nel difficile rapporto con il figlio, al quale ha indirizzato una lettera "contro la madre" ritrovata in macchina. Un vortice di frustrazioni che lo ha spinto a rivendicare, anche economicamente, ciò che riteneva di aver perso. Poco prima di colpire la donna, infatti, le avrebbe gridato: “Questa è casa mia, te ne devi andare”.
Per Morcaldi l’aggravante contestata dalla Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, è quella legata alla “relazione affettiva terminata”, prevista dall’articolo 577 del codice penale. Oggi i pubblici ministeri inoltreranno al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se il delitto di via Grassini sia stato premeditato: l’ipotesi, al momento, non è formalmente contestata, ma verrà approfondita.
Fondamentale sarà la ricostruzione dei giorni precedenti all’omicidio e la verifica dei racconti di alcuni residenti, che parlano di “appostamenti” sotto casa della vittima. Morcaldi, che in passato aveva gestito un bar, possedeva un box poco distante dall’abitazione di Luciana Ronchi e ha ammesso di averla vista di recente insieme al nuovo compagno.
Davanti al magistrato, però, non ha saputo spiegare perché la mattina del delitto avesse con sé un coltello a serramanico, poi abbandonato in un cestino del Parco Nord. I due si erano "separati" di fatto nel 2022, quando la donna era rimasta a vivere nella casa di via Grassini, a lei intestata, dove un tempo avevano abitato insieme.
Gli investigatori dovranno ora chiarire e se ci siano stati interventi delle forze dell'ordine precedenti all'omicidio. Al momento, risulta soltanto un episodio di 3 anni fa per una lite in famiglia, nel periodo della separazione. Nessuna denuncia, comunque, era mai arrivata in Procura.