Rapina al Louvre, il precedente del 1969: il furto del quadro la "Natività" di Caravaggio a Palermo ad opera della mafia per "contrattare con lo Stato"

La notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 alcuni uomini incappucciati fecero irruzione all'interno all'interno dell'oratorio San Lorenzo di Palermo per trafugare un'opera collocata lì dentro da tre secoli

La rapina avvenuta al Louvre di Parigi lo scorso weekend è stato un caso eclatante, ma di certo non isolato, visto che già in passato erano andati in scena episodi di questo genere. Si pensi al furto del quadro la "Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi" di Caravaggio a Palermo la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. Un furto commissionato dalla mafia siciliana, scoperto verso le tre del pomeriggio del 18 da una custode. È possibile che la tela sia stata rubata per "contrattare con lo Stato" secondo diversi collaboratori di giustizia. Costoro hanno dichiarato che l'episodio sarebbe servito ad ottenere sconti di pena.

Rapina al Louvre, il precedente del 1969: il furto del quadro la "Natività" di Caravaggio a Palermo ad opera della mafia per "contrattare con lo Stato"

La rapina al Louvre non è l'unico caso eclatante di furto all'interno di musei prestigiosi in tutto il mondo o di opere che hanno fatto la storia. Ne è un esempio quello che successe la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, quando alcuni uomini incappucciati fecero irruzione all'interno all'interno dell'oratorio San Lorenzo di Palermo per trafugare un'opera collocata lì dentro da tre secoli. Non un'opera qualunque ma la "Natività" di Caravaggio, tuttora il dipinto più ricercato al mondo

L'oratorio era privo di qualsiasi sistema d'allarme, il che rese facile per i ladri tagliare la tela, arrotolarla e fuggire. Le storie dietro al furto della tela sono tante. Di certo c'è che fu commissionato dalla mafia. Gli stessi mafiosi l'avrebbero utilizzato come merce di ricatto per un alleggerimento delle pene. Questo è quanto è stato sostenuto nel 1996 da Giovanni Brusca, boia della Strage di Capaci, il quale ha dichiarato di aver usufruito del dipinto per portare avanti una trattativa con lo Stato per l'alleggerimento del 41 bis.

Gaspare Spatuzza, l’uomo della strage di via d’Amelio, ha sostenuto che la tela sarebbe stata conservata in una stalla in attesa di trovare un compratore, che però non arrivò mai. Per questo motivo il dipinto sarebbe finito preda dei maiali. La "Natività" non è mai stata ritrovata ed il suo destino rimane avvolto nel mistero.