Stadio San Siro, da Consiglio comunale via libera a vendita a Inter e Milan per €197mln: ok a demolizione 90% struttura, nuovo impianto entro 2031

Il progetto del nuovo impianto sarà affidato a due firme di architettura di caratura mondiale, Manica e Foster + Partners, incaricate di elaborare un piano definitivo entro i prossimi 12 mesi. L’avvio dei lavori è previsto per la prima metà del 2027, con consegna nel 2031 dopo quattro anni di cantiere. Il Meazza resterà operativo per concerti ed eventi fino al termine dei lavori, per poi essere demolito quasi interamente tra il 2031 e il 2032

A notte fonda, dopo ben 12 ore, il Consiglio comunale ha approvato la delibera, con 24 sì e 20 no, che sancisce la vendita dello stadio a Milan e Inter per 197 milioni di euro. Una decisione sofferta e accompagnata da polemiche, che apre la strada all’abbattimento del 90% dell’impianto e alla costruzione di un nuovo stadio entro il 2031, pronto a ospitare gli Europei di calcio del 2032. Lo storico San Siro, inaugurato nel 1926, chiuderà il suo ciclo centenario ospitando la cerimonia delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

Stadio San Siro, da Consiglio comunale via libera a vendita a Inter e Milan per 197mln: ok a demolizione 90% struttura, nuovo impianto entro 2031

I voti favorevoli sono stati 24, sufficienti grazie alla scelta di Forza Italia di abbandonare l’Aula e abbassare così il quorum. I contrari si sono fermati a 20, senza astenuti. Ma non sono mancate tensioni interne alla stessa maggioranza: sette consiglieri hanno votato contro, unendosi a Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati e ad Alessandro De Chirico di Forza Italia, che ha espresso dissenso rispetto alla linea del suo partito.

"Abbiamo provato a scrivere una pagina nuova, e siamo solo all'inizio", ha dichiarato la vicesindaca Anna Scavuzzo al termine della lunga seduta, parlando di "soddisfazione rispetto alla prospettiva di trasformare l'area di San Siro, su cui c'era preoccupazione per un futuro incerto". Più cauto il sindaco Giuseppe Sala, rimasto in Aula per tutta la notte, che in “salese” avrebbe confidato a Scavuzzo: “sono contento”.

Il clima si è acceso soprattutto sul metodo adottato dalla giunta. Un sub emendamento presentato alle 3 di notte ha infatti fatto decadere la gran parte dei 239 emendamenti, tra le proteste dei Verdi e di diversi consiglieri della stessa maggioranza. Sino a quell’ora, solo 25 erano stati discussi. "Quando ci sono posizioni diverse che si confrontano – prova a tagliare corto Scavuzzo – la dialettica funziona così. Abbiamo lasciato lo spazio per esprimersi e per assumere una decisione e la maggioranza di questa aula si è espressa".

Ora la palla passa ai club. La compravendita dovrà essere formalizzata entro il 10 novembre con il rogito, a valle dell’ok delle banche. I prossimi 40 giorni saranno decisivi per definire i dettagli e avviare l’iter amministrativo. “Adesso parte una pratica amministrativa non banale – conclude Scavuzzo – e tocca alle squadre fare una parte che fino ad ora hanno fatto troppo poco”.

Il progetto del nuovo impianto sarà affidato a due firme di architettura di caratura mondiale, Manica e Foster + Partners, incaricate di elaborare un piano definitivo entro i prossimi 12 mesi. L’avvio dei lavori è previsto per la prima metà del 2027, con consegna nel 2031 dopo quattro anni di cantiere. Il Meazza resterà operativo per concerti ed eventi fino al termine dei lavori, per poi essere demolito quasi interamente tra il 2031 e il 2032, con l’eccezione dell’angolo Sud-Est che sarà preservato come memoria architettonica.