Garlasco, foto dell'omicidio di Chiara Poggi sparite dai fascicoli, pm Muscio: "I Ris le hanno cancellate, sono state sovrascritte"
Il 17 marzo 2009 la pm Muscio dichiarò che parte del materiale fotografico era andato perso perché la fotocamera era stata usata per altri sopralluoghi
Alcune delle foto scattate nella villa di via Pascoli a Garlasco, quel 13 agosto 2007 in cui fu uccisa Chiara Poggi, oggi non ci sono più. Sparite cioè dai fascicoli del caso. Mancanza affatto nuova perché venne denunciata nel processo a porte chiuse già il 17 marzo 2009, ma che oggi pesa più che mai a fronte delle accuse volte ad Andrea Sempio e in seno alle indagini sempre più fitte sul caso Garlasco, che ha portato più recentemente a considerare la possibilità di riesumare il corpo della vittima.
Garlasco, foto dell'omicidio di Chiara Poggi sparite dai fascicoli, pm Muscio: "i Ris le hanno cancellate, sono state sovrascritte"
Il 17 marzo 2009, quando in corso c'era il processo di primo grado contro Stasi, la pm Rosa Muscio dichiarava che alcune foto dell'omicidio di Chiara Poggi erano scomparse. "Tutto quello che è stato depositato dagli ufficiali di polizia giudiziaria, carabinieri di Vigevano e Ris nel fascicolo, sono i fascicoli fotografici cartacei e i supporti informatici... i cd, i supporti informatici in formato digitale. Tutto il resto a mio avviso non è nel procedimento" aveva detto Muscio. Circostanza avvalorata dagli stessi legali di Stasi che si erano accorti come gli investigatori non avessero fornito tutto il materiale fotografico necessario. L'accusa fu presto avvalorata: c'erano, tra i numeri progressivi dei file fotografici, dei salti. A fronte della mancanza, il professore Angelo Giarda, all'epoca legale di Stasi, dichiarò l'eccezione di nullità e inutilizzabilità del materiale fotografico in atti.
A quanto emerge, ricostruendo il fatto, il giudice Stefano Vitelli chiese alla pm Muscio se la Procura di Pavia avesse ricevuto dai Ris i cd contenenti la documentazione fotografica e ciò che emerse fu che le altre foto scattate sulla scena del delitto e utili per altri approfondimenti, erano andate perse perché sovrascritte. In altre parole: la fotocamera era usata in altri sopralluoghi. "La memory card è considerata dai pubblici ufficiali strumento tecnico per fare non solo il sopralluogo di Garlasco, ma tutti i vari sopralluoghi". Oggi quella mancanza rappresenta l'incognita dietro a cui si sarebbero potuti rivelare ulteriori dettagli dopo il caso delle impronte ma, soprattutto, dopo che una nuova accusa è stata formalizzata ad Andrea Sempio per omicidio in concorso con altre persone. Foto, inoltre, che avrebbero potuto rendere ancor più preciso e millimetrico lo studio delle macchie di sangue effettuato dai Ris di Cagliari.