Milano, Meghnagi choc: "Il Pd è pieno di antisemiti, se fosse al governo sparerebbero agli ebrei per strada", ma non una parola su Gaza
Il presidente della Comunità ebraica di Milano accusa il centrosinistra di alimentare antisemitismo. Le sue parole aprono una frattura, mentre la questione palestinese rimane sullo sfondo
Il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi ha rilasciato dichiarazioni choc sulla politica italiana, ma non pronunciando nemmeno una parola sulla situazione a Gaza: "Il Pd è pieno di antisemiti, se fosse al governo, sparerebbero agli ebrei per strada, per fortuna che il centrodestra ci difende".
Milano, Meghnagi choc: "Il Pd è pieno di antisemiti, se fosse al governo sparerebbero agli ebrei per strada", ma non una parola su Gaza
Le dichiarazioni di Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, hanno acceso una nuova polemica nel già teso dibattito italiano sulla situazione a Gaza. Meghnagi ha affermato che “se al governo ci fossero Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, a noi ebrei sparerebbero in strada. Il Pd è pieno di antisemiti”. Parole durissime, che hanno scatenato reazioni indignate da parte di esponenti del centrosinistra e dello stesso mondo ebraico.
La posizione di Meghnagi appare però fortemente sbilanciata a favore della destra di governo, da lui definita “l’unica difesa” per gli ebrei in Italia. Un messaggio che, al di là della denuncia dell’antisemitismo, rischia di trasformarsi in strumento politico: una contrapposizione netta tra “chi difende gli ebrei” e “chi li mette in pericolo”.
Accusare interi partiti di essere “pieni di antisemiti” significa infatti confondere l’antisemitismo con la critica alle scelte del governo israeliano. Il rischio è quello di delegittimare ogni voce solidale con i palestinesi, riducendola a complicità con l’odio antiebraico. Un’equazione pericolosa, che lascia sullo sfondo il dramma quotidiano di Gaza e la richiesta, diffusa in Italia come in Europa, di un cessate il fuoco e di rispetto del diritto internazionale.
Le repliche, da Bonaccini a Fiano, hanno sottolineato come la sinistra italiana abbia una lunga storia di impegno nella memoria della Shoah e nella lotta contro l’antisemitismo. Ma ciò non significa dover rinunciare a denunciare le politiche israeliane, quando queste calpestano i diritti umani.
Le parole di Meghnagi rischiano così di dividere ulteriormente il dibattito pubblico: da un lato l’idea che solo la destra possa proteggere gli ebrei, dall’altro il silenzio o la delegittimazione delle richieste di giustizia per i palestinesi. Una contrapposizione che non aiuta né la lotta contro l’antisemitismo né quella contro l’occupazione e la violenza in Medio Oriente.