Inchiesta urbanistica Milano, 6 arresti: ai domiciliari Catella, Tancredi, Marinoni, Scandurra e Pella, carcere per Bezziccheri

Queste le misure disposte dal gip del tribunale di Milano Mattia Fiorentini, che non riconosce l’induzione indebita per Sala. I 6 faranno ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento o la revoca della misura cautelare. "Gravi indizi e pericolo di reiterazione dei reati"

Il gip Mattia Fiorentini ha disposto le misure in merito all'inchiesta sull'urbanistica a Milano: 6 arresti. Ai domiciliari Manfredi, Catella, Marinoni, Scandurra e Pella, in carcere Bezziccheri. Gli indagati la scorsa settimana erano stati interrogati dal giudice per l'interrogatorio preventivo, adesso faranno ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento o la revoca della misura cautelare. Le ordinanze sono state eseguite dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza. Le ipotesi di reato contestate sono corruzione, falso e induzione indebita. Nell'inchiesta che ruota attorno al mondo dell'urbanistica a Milano gli indagati sono 74, compresi il sindaco di Milano Beppe Sala e l'architetto Stefano Boeri

Inchiesta urbanistica Milano, 6 arresti: ai domiciliari Catella, Tancredi, Marinoni, Scandurra e Pella, carcere per Bezziccheri

Il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini ha disposto gli arresti domiciliari per il ceo di Coima Manfredi Catella, l'ex assessore all'urbanistica Giancarlo Tancredi, l'ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, il suo vice Alessandro Scandurra e per l'ex manager della società di ingegneria J+S Federico Pella. Discorso diverso per l'imprenditore di Bluestone Andrea Bezziccheri, per cui è stato disposto il carcere. Accolte parzialmente le richieste di misura cautelare avanzate dai pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini

Per il gip ci sarebbero "gravi indizi e pericolo di reiterazione dei reati". L'impostazione accusatoria è stata esaminata "alla luce della documentazione prodotta dalle difese degli indagati e delle dichiarazioni acquisite a seguito degli interrogatori preventivi". Il magistrato ha concluso la sussistenza di "gravi indizi di colpevolezza, con esclusione" solo di alcune condotte. "Quanto alle esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione di reati, il giudice ne ha ritenuto la sussistenza e ha valutato che le stesse possano essere soddisfatte con le diverse misure cautelari applicate".

Gli interrogatori degli indagati

Durante l'interrogatorio, l'ex assessore Tancredi aveva sostenuto di avere "sempre agito nell'interesse del Comune". Catella aveva deposto una memoria difensiva di 18 pagine, nelle quali ha illustrato "errori ed equivoci da parte dei pm". Il ceo di Coima ha anche rinunciato alle deleghe esecutive nei rapporti con la pubblica amministrazione. Entrambi avevano risposto così come Pella, Bezziccheri e Scandurra. Marinoni si era avvalso della facoltà di non rispondere.