Garlasco, "ignoto 3 complice di Andrea Sempio", la convinzione della Procura e la "pista dell'amico suicida Michele Bertani"

Prima di suicidarsi, Michele Bertani aveva lasciato un messaggio criptico sui social: "La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa". Togliendo le maiuscole rimane “a eria' ta elle oe he euno sa”, che tradotto dall’ebraico significa "c’era una ragazza lì che sapeva"

Il delitto di Garlasco potrebbe arrivare presto ad una svolta dopo 18 anni grazie al "DNA dell'ignoto 3" trovato nella bocca di Chiara Poggi: secondo la Procura potrebbe essere di un "complice di Andrea Sempio" e ora rispunta la pista dell'amico suicida Michele Bertani.

Garlasco, Procura: "Ignoto 3 complice di Andrea Sempio"

Dopo il ritrovamento di un profilo di Dna maschile "ignoto" nella bocca di Chiara Poggi, la nuova indagine della Procura di Pavia sul caso Garlasco si muove in due direzioni. La prima punta a capire se davvero quel profilo (22 marcatori) sia ignoto. Per il momento, infatti, non è stata rilevata alcuna corrispondenza con i Dna di Andrea Sempio, Alberto Stasi, soccorritori, medici legali, consulenti tecnici, familiari. La seconda punta a capire se possa essere dovuto ad una contaminazione "sconosciuta". 

La genetista Denise Albani, perito incaricato dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli, ha già escluso un’altra contaminazione, quella dell’assistente del medico legale che nel 2007 prelevò i tamponi durante l’autopsia. Non è infrequente che durante esami scientifici ci siano "inquinamenti" involontari. Proprio per questo le procedure prevedono obbligatoriamente l’acquisizione dei profili degli operatori per validare gli esami.

Di chi è dunque il dna? E' di una persona, tra inquirenti e tecnici, che è entrata a contatto con l'interno della bocca della vittima analizzando il cadavere senza guanti o cautele, senza lasciarne traccia negli atti e senza mai comunicarlo in questi 18 anni oppure di una terza persona non nota?

Secondo la Procura di Pavia, diretta da Fabio Napoleone, l’ignoto sarebbe un complice dell'attuale indagato Sempio

Per capire a chi appartiene il dna, non ci sarà una mappatura a tappeto come quella effettuata per il caso Yara. Al contrario, le ricerche puntano a vecchie amicizie di Sempio, che all’epoca aveva 19 anni, e che coltivava oltre al gruppo degli amici di Marco Poggi. Per farlo gli inquirenti ripartiranno da Capra-Biasibetti-Freddi, già sentiti a marzo, ma aggiungeranno anche gli ex compagni di scuola di Sempio, che quell’anno aveva sostenuto la maturità.

Caso Garlasco, spunta la posta dell'amico suicida di Sempio, Michele Bertani

L'attenzione torna nuovamente su un amico di Andrea Sempio, Michele Bertani, morto suicida nel 2016. Prima di compiere il gesto, Bertani aveva lasciato un messaggio criptico sui social: "La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa". Togliendo le maiuscole rimane “a eria' ta elle oe he euno sa”, che tradotto dall’ebraico significa "c’era una ragazza lì che sapeva".